ceone ha scritto:io ho lavorato con entrambi i linguaggi, sparare a 0 sulla pochezza di questi mi sembra ridicolo.
Ridicolo una fava.
Non mi dilungherò qua nelle precise motivazioni tecniche che mi hanno portato a questa affermazione, ma è piena la rete.
Se poi tali spiegazioni risultano troppo tecniche, basta provare Rails e rendersi conto cosa dovrebbe essere lo sviluppo web.
Su tutto essere nel 2006 senza namespace, con un linguaggio dinamico che non è dinamico, senza sapere se le classi sono oggetti (gli sviluppatori non hanno manco capito cosa volesse dire) e quindi in generale senza possibilità di manovrare le classi come oggetti, con tutta la semplificazione a livello di pattern che questo comporta, con una nomenclatura eterogenea (come non bastasse la mancanza di namespace) una sintassi che si incrocia fra C e Perl, possibilmente prendendo il peggio di entrambi. No grazie.
Ovvio che ci sono soluzioni più solide,serie ed elastiche (vedi java) ma queste richiedono qualche conoscenza tecnica e di mercato in più (destreggiarsi fra la miriade di framework java presenti sul mercato non è sempre così facile).
Solido? Si. Serio? Difficile capire cosa voglia dire di preciso, è uno di quei termini cui possiamo dare diversi significati. Per alcuni dei quali si, quoto.
Elastico? No. Java è tutto meno che elastico. Il linguaggio in se è inchiodato come pochi. Si salva solo per il supporto degli ambienti di sviluppo (che è eccellente) e la libreria.
Java su tutto ha un problema *immenso* che blocca essere elastico. Non scala minimamente verso il basso. In pratica vale la pena di usarlo solo in infrastrutture pesanti già molto java-based. Altrimenti è uno spreco.
Non è da sottovalutare poi il fatto che un hosting java è solitamente più caro dell'hosting con l'accoppitata mysql-php ed è anche per questo che php è così diffuso.
Diffuso perchè non c'era nulla di "pronto" a suo tempo (senza stare in cgi).
Per il resto vero... un hosting Java costa di più. E spesso ci vogliono anche più risorse per fare girare soluzioni in Java (per lo meno sul medio piccolo, sul grosso converge).
Le possibilità offerte dal linguaggio in termini di facilità di utilizzo e funzioni built-in presenti lo rendono molto adatto ad applicazioni web medio-piccole che non necessitano di complesse architetture.
Credo che per qualuque cosa superi le 50 righe di codice PHP sia assolutamente fuori luogo. Beh no... anche per i siti giocattolo amatoriali.
Per il resto, consiglio ampiamente di guardare Rails in Ruby o Django in Python.
Si risparmia tempo, si imparano linguaggi utili in svariati campi, con un buono stile di programmazione e si entra a far parte di alcune fra le community più skillate che esistono (con conseguente apprendimento di un sacco di conoscenze trasversali).
Altro punto a favore è l'infinità di materiale presente on-line , oltre alla facile implementazione ajax.
Se dai un occhio al supporto di Rails ad AJAX impallidisci.