Modificare l'hardware x86 implica nuovamente alzare i prezzi, e non di poco, per gli utenti finali. Insomma, continuare all'incirca sulla stessa strada. E se è così, un passaggio a x86 avrebbe poco senso dal punto di vista economico.
Roba come il bus Xorro o il chip XMOS, poi, sono perfettamente inutili: li hanno messi per scimmiottare gli Amiga, per far credere alla gente di avere in mano roba custom. Ma su Amiga il bus Zorro e i coprocessori servivano a qualcosa, erano innovativi, e specialmente i chip custom erano la punta di diamante della macchina, visto che consentivano effettivamente di scaricare gran parte del lavoro dalla CPU. Xorro e XMOS hanno il solo obiettivo di scaricare il portafoglio degli utenti finali...
Infine l'architettura PowerPC è giunta al capolinea da parecchio tempo, e già tantissimi anni fa perse il dominio sulle prestazioni. Apple se n'era accorta già alla fine dello scorso millennio, e voleva passare a x86. Poi IBM le promise il G5, e andò avanti coi PowerPC qualche anno, ma il passaggio a x86 fu soltanto rimandato, visto che dopo vi passarono ugualmente.
Non vedo come PowerPC avrebbe potuto far impallidire x86. Anche quando uscì il G5, che aveva un bus spettacolare, le prestazioni degli x86 erano superiori.
La realtà è ben diversa dalla fantasia...
guruman ha scritto:@cdimauro
cdimauro ha scritto:Hyperion sviluppa il s.o.. Non si occupa di hardware.
Oggi e' vero, ieri non lo era e domani chissa'... Ben Hermans, il socio unico di Hyperion, e' stato il primo socio di Trevor alla nascita di A-Eon. Poi per ragioni mai specificate e' stato sostituito da AmiKit, ma e' chiaro che Hyperion ha avuto anche le mani in pasta con l'hardware.
Saluti,
Andrea
Sì, che Hermans abbia avuto le mani in pasta con l'hardware lo so e sono d'accordo con te. Ma Hyperion è stata da sempre una software house, e in ambito amigoso ha lavorato soltanto sul software.
In linea teorica dovrebbe occuparsi del s.o.. Poi che Hermans faccia pressioni non ho dubbi, ma è forzatura rispetto agli obiettivi dell'azienda.