Mi fischiavano le orecchie, parlavate di me?
Dolphin è un emulatore abbastanza buono, che emula GameCube e Wii. Il loro processore comunque non è un G5 (esecuzione Out-Of-Order, 64 bit, Altivec migliorato), ma si tratta di un più modesto processore di classe G3 (esecuzione In-Order a pipeline classica, 32bit), "simile" all'IBM 750CXe, ma potenziato con 50 istruzioni in più e un'unità SIMD integrata nella FPU... una cosa a metà strada tra MMX e Altivec.
http://it.wikipedia.org/wiki/PowerPC_GekkoNel GameCube viaggia a 400 e rotti MHz, nella Wii viaggia a 730 MHz circa.
Comunque esistono anche gli emulatori QEMU e soprattutto PearPC, che emula i Mac PPC e fa girare Tiger e Leopard su x86 con velocità "discretuccia" (AmigaOS girerebbe molto meglio, perchè è una piuma rispetto a OS X).
QEMU fa girare (tra le tante altre cose) Linux-PPC, con una velocità un po' bassina ma tutto sommato discreta su X86 ben carrozzati.
Gli sviluppatori di MorphOS hanno mostrato MOS che fa il boot in una versione di QEMU modificata da loro... ma era solo un esperimento, senza driver e nulla... Comunque ciò dimostra che l'emulazione è fattibile (MOS e AmigaOS girano su hardware identico alla fine, vedi il Peg-2, quindi il concetto suggerisce che anche AmigaOS sia emulabile in modo concreto su QEMU).
WinUAE volendo si può ampliare lato PPC, ma è un lavorone molto complesso... Nessun sano di mente lo farebbe, sapendo inoltre (a parte la complessità tecnica) che da un momento all'altro potrebbe ricevere qualche lettera di avvocati di Amiga Inc. per violazione di chissà cosa (credo che ne siano ben capaci).
Se Amiga smuovesse milioni di persone (e tra questi, centinaia di hacker) probabilmente vedremmo spuntare emulatori come funghi, ma siccome ne smuove soltanto alcune migliaia (e tra questi, qualche decina di hackers) la scena è molto più statica... addirittura qui conoscete nomi e cognomi di tutti quelli che ci programmano su... e vi ho detto tutto...

PS: per "hacker" intendo programmatori capaci, dotati di talento, intelligenza, voglia di sperimentare, tanto tempo da perdere e dotati di tanta motivazione... insomma, gente come Tony Wilen :-)
Quando uso questo termine non mi riferisco mai ai pirati informatici, ma al senso originale del termine hacker, coniato al MIT da un gruppo di hacker/hippie nel '68
