DAX ha scritto:Il fatto che non abbia risposto è facilmente spiegato: tralasciando il discorso "CPU" tutto è nato dal fatto che lui sosteneva che Natami fosse un "vero" amiga solo per il discorso di chipset, mentre io ho scritto che non si fanno i chipset "tanto per la gloria", si fanno se hanno un senso ed infatti ha dovuto ammettere che nemmeno loro che ci stavano lavorando sopra (ad un prossimo Amiga intendo) avrebbero scelto una strada del genere alla fine (parole sue, bus PCI+GFX di terze parti, period).
In pratica l'ipotetico A5000 sarebbe stato praticamente quello che è l'X1000 (anzi quest'ultima almeno aggiunge un po di "fun-factor" con il sottosistema X-Mos, l'ipotetico Amiga5000 non avrebbe avuto nemmeno quello) io nel mio seguente post gli ho detto semplicmente che se anche Commodore non fosse fallita e si fosse ostinata a lanciare Amiga dopo Amiga con chipset (ormai su scheda modulare come da lui indicato) obsoleti "from day one", visti i continui ritardi, la gente avrebbe messo in quegli slot schede di terze parti ben piu potenti e li avrebbe continuati a chiamare Amiga, quindi non c'è niente di strano in chiamare Amiga, l'X1000, una macchina che va per quelle linee (anzi che offre pure qualcosina in piu) e fatta da zero per l'Amiga Operating System.
Alla fine, quando per tua stessa ammissione (mi riferisco ad Haynie) sai che è così, c'è poco da aggiungere...
Non è andata proprio così. Hai dimenticato che i prossimi Amiga avrebbero avuto Hombre come ultimo chipset, quindi qualcosa ancora custom.
Su quello che sarebbe venuto dopo Dave ha affermato che Commodore non avrebbe avuto la forza di continuare a sviluppare soluzioni proprietarie, e che molto probabilmente si sarebbe rivolta ad aziende di terze parti, sottolineando che con Ati avevano già avuto degli incontri.
Questo NON implica che gli Amiga sarebbero diventati delle macchine come i PC.
Non a breve-medio termine, ma nel futuro credo anch'io che sarebbe stato così. D'altra parte ha citato esplicitamente AmigaOS come ultima frontiera per gli Amiga, togliendo di mezzo l'hardware.
Riguardo ai PowerPC ha anche detto che sono arrivati al declino. E che, purtroppo, chi ha tirato fuori macchine "Amiga" l'ha fatto troppo tardi. Di fatti rimane il solo mercato embedded.
Tant'è che, sempre citando AmigaOS, ha affermato che sarebbe stato meglio non legarsi a nessun processore, ma portarlo su PowerPC, x86 e ARM. Anzi, ha pure detto che passare da 68000 a PowerPC legandosi mani e piedi a quest'ultimo è stato un grosso errore.
Infine su Natami, non è solo questione di chipset. Natami per Dave rappresenta la "via dell'Amiga" per diversi motivi:
- il chipset custom;
- i 68000;
- l'AmigaOS originale;
- la possibilità di smanettare.
E, al contrario di quel dici, anche loro stavano lavorando a soluzioni customizzate. Infatti ha citato anche un progetto che faceva uso di una VGA con tanto di Blitter simil-Amiga, e con alcune funzionalità video aggiunte.
P.S. Sull'XMOS il commento è stato impietoso.