bak ha scritto:Visto che tutti parlano vorrei dire la mia...
1) Ci rendiamo conto che per una mossa fatta da questa fantomatica ditta Commodore e per il solo fatto che ha acquisito (lo dicono solo loro perchè Amiga Inc. non ha più un sito dove confrontare le versioni) una licenza per utilizzare il nome stiamo buttando su un polverone enorme? Ma stiamo parlando di cosa?
2) Sino ad ora Aros è cresciuto, è stato sviluppato e non ha dato fastidio a nessuno. Per la sola affermazione di questa ditta di voler usare Aros sui propri pc adesso Aros diventa un prodotto pirata di AmigaOS e merita di essere portato in tribunale...ma di che cosa stiamo parlando?
3) Mettiamo che questa ditta riesca a mettere sul mercato pc con marchio Amiga...cosa cambia per la comunità amighista? Niente, assolutamente nulla. Forse riuscirebbero a vendere qualche pc sfruttando il nome ma chi usava e usa AmigaOS sa che è un'altra cosa. E poi diciamoci la verità...Aros è amigoso, in crescita, sviluppato quanto si vuole ma è crudo come OS e non può competere con altri OS sul piano della produttività. Io non spenderei 500 € per un pc che faccia girare Aros...scaricherei Aros e lo farei girare sul pc di casa e credo che questo valga per la maggior parte di noi...che senso ha comprare un pc ad hoc? Per il nome? Non credo proprio.
4) Chi non segue più il mondo Amiga non credo andrà a spendere tanti soldi per comprare un pc marchiato e provare winuae oppure aros...lo farà a gratis su quello anonimo di casa...e non ditemi che non è così.
Ti darei un bacio in fronte se tu non somigliassi a Marty Feldman!

Comunque hai centrato il punto...
5) Commodore negli anni scorsi ha tentato di sfruttare i marchi storici come il 64 o il vic20 per rimarchiare e vendere prodotti diversi (penne usb, lettori mp3, ecc) dall'originale...per una persona che ha vissuto la commodore dei bei tempi andati lo sfruttamento del nome fa accapponare la pelle e non compra i prodotti, per una persona che non ha vissuto l'era commodore allora il marchio attrare come ogni altro marchio e la differenza la fanno prezzo e caratteristiche. Il passaggio di proprietà e il fallimento sfiorato la dicono lunga su come stanno le cose...
Sì, ma in nazioni come la Germania e la Gran Betagna dove c'è ancora memoria del nome Commodore, questi prodotti sono andati a ruba...
Salvo poi generare sfiducia nel marchio, perche i lettori MP3 erano buonarielli, ma gli auricolari se ne venivano in mano...
Cioé invece di rilanciare il marchio, si è impoverita la fiducia del consumatore nei confronti del brand Commodore, mirando a fare cassa subito con prodotti scadenti...
