Amiga Supremo ha scritto:afxgroup ha scritto:e invece di spendere soldi e tempo con X1000 non potevano migliorare l'OS con l'HW che abbiamo (SAM, PEG, A1, Classic) invece di puntare ad altro?
Come non quotarti?
Beh, segui il mio esempio: io non lo faccio. :D
Battute a parte, quando dell'X1000 nessuno sapeva niente, tutti aspergevano lacrime amare sui forum perché volevano dell'hardware più nuovo e potente. Ora che l'X1000 è stato annunciato, c'è chi teme possa occupare preziose risorse che invece avrebbero dovuto fare parte dell'OS, e addirittura c'è chi vede in un port di Firefox (che, porco mondo, a momenti funziona pure sui cellulari!) una pericolosa "distrazione" che in fondo non serve a nulla, perché è arrivato in ritardo o perché tanto c'è già OWB. Con questa mentalità, gente, non si va molto più distanti del palo a cui siamo fermi da anni, lasciatemelo dire.
L'hardware nuovo serve: è più attraente per potenziali nuovi utenti rispetto a schede PPC collaudate ma, diamine, così terribilmente "underpowered" agli occhi di gente abituata a ragionare in termini di 4 core a 3 GHz, magari facendosi aiutare dalla GPU per i compiti più gravosi! Serve anche a migliorare il SO, se proprio volete saperlo, perché l'aggiunta di nuovo hardware da supportare, per cui sviluppare i driver, normalmente porta gli sviluppatori a scontarsi con i limiti di un codice sviluppato per architetture molto più vecchie e decadenti, spingendoli a superarli. Pensate che qualcuno si sarebbe mai posto il problema del multiprocessing, se nessuno avesse proposto una piattaforma con due core a disposizione?
Più che altro, mi preoccupa un po' (ma neanche poi tanto, visto che lo vado dicendo da ANNI) l'atteggiamento di Rogue, qualcuno in quel "facciamo quel che possiamo, se solo potessimo faremmo di più" ci trova della buona volontà e della forte motivazione, io invece ci trovo solo l'ennesima conferma dell'eccessivo ottimismo profuso da Hyperion in tutto il progetto AmigaOS 4.x: una piccola società con poche risorse NON PUÒ (e sottolineo quel non può) prendersi carico di un compito così gravoso e pensare di realizzarlo in tempi brevi. Nemmeno nei tempi tutto sommato eccessivamente dilatati che gli amighisti, popolo paziente, hanno avuto la bontà d'animo di attendere. Non può farlo senza attendersi problemi di ogni genere e specie, dalle basse prestazioni ai crash di sistema, dalle componenti che invecchiano velocemente all'arrivo di hardware nuovo e potente. Non può nemmeno farlo mantenendo l'orgoglioso atteggiamento del tipo "lo faccio io che lo faccio meglio degli altri, e se anche esiste già lo rifaccio io lo stesso", se poi le risorse sono quelle che sono. Guardate solo l'esempio dello stack USB: quanto tempo c'è voluto perché le porte 2.0 funzionassero? Non si faceva prima a prendere il codice di Poseidon, adesso che è pure open source? E così via. È proprio il classico modello commerciale "anni 80" fin ora adottato che non va bene. Se serve una comunità di sviluppo più vasta, è ora di rendersi conto che siamo nel 2010 e che esiste Internet, esiste l'open source, esistono i tool di programmazione distribuita, esistono i repository, esistono tonnellate di librerie da cui attingere preziose informazioni: insomma, è ora di lasciare lo sviluppo del codice alla gente, e focalizzarsi piuttosto su ciò che potrebbe rendere l'AmigaOS di Hyperion unico e più bello di tutti gli altri.
Guardate un po' cosa sta facendo Pascal Papara con Broadway: l'idea è prendere AROS e finanziare lo sviluppo di applicazioni capaci di renderlo un po' più moderno e appetibile per chi è solito usare altri sistemi operativi. Questa è la strada da seguire, quando non si hanno grandi risorse a disposizione: metti quelle poche e preziose che hai su aspetti strategici del sistema, e deleghi tutto il resto ai volontari, mettendo qualcuno a gestire e controllare il flusso di lavoro. Ci piazzi una licenza come l'APL e sei a posto dal punto di vista legale, se vendi il tuo prodotto. Fine del problema. E non venitemi a rispondere che AROS con questo modello non è mai arrivato lontano: un conto è il clone, come ben sapete, un conto l'originale. Quanti potenziali programmatori avrebbe mai attirato, AmigaOS, se fosse stato quello vero e originale reso open source?
Per il resto, benvenuto Timberfolf! Qualunque cosa spinga questa piattaforma un po' più verso il 2000 è sempre ben accetta, visto che siamo già in ritardo di 10 anni.