Nei giochini "vettoriali" di una volta e in qualche altra occasione (giochini isometrici...) lo Spectrum risultava il migliore del suo periodo. Andare su un forum UK e postare qualcosa come "
Commie is better than Speccy!" può ancora oggi (quasi 30 anni dopo) scatenare discussioni lunghe mesi. Senza mai vincitori né vinti.
Ribadisco che per ciascuna di queste macchine leggendarie c'è sempre qualche situazione di "eccellenza-senza-rivali". Son certo situazioni, non assoluti. In assoluto c'è che l'Amiga 600 è meglio dello Spectrum 48K. Sì, è vero, "
ma io voglio giocare con lo Speccy, è una macchina per cui sono stati creati più di 20.000.000 giochi, l'A600 col ca**o!"

.
Quando si considera il passato (la storia), per 1000 motivi è normale che ognuno di noi abbia un feeling diverso nei confronti di questa o quella situazione ma in tutto ciò non vi sono caratteri oggettivi.
Poi ci son tante correnti di pensiero (e meno male)…
Sempre, certamente, si può dar qualche consiglio

:
Per chi per esempio va matto per gli sparini orizzontali, questo per me è il più bello di tutti:
http://www.youtube.com/watch?v=uvUDFRhWSLgIn generale, salvo sporadici titoloni qua e là, penso che il C64 abbia i migliori titoli in assoluto di questo tipo (insieme, parrebbe, con il PC-Engine).
Smetto di divagare e provo a fare un esempio di quanto scrivevo sopra in merito alle situazioni di "eccellenza-senza-rivali"...
Per quanto tutti i titoli qui di seguito siano stati convertiti per innumerevoli piattaforme diverse, la miglior versione "home" non coincide quasi mai con quella per la Macchina da gioco più avanzata tecnologicamente. C'è qualche opinione diffusa a riguardo:
- Pitfall II -> A2600
- Manic Miner -> ZX
- Castlevania -> NES
- Bubble Bobble -> SMS
- Wizball -> C64
- Lemmings -> A500
- Tetris -> GB
- Jet Savage -> CPC
- Street Fighter II -> SNES
- ...
Si potrebbero citare migliaia di videogiochi: non è questione di hardware ma di titoli.
Certamente tali titoli andrebbero giocati con l'HW originale (con i corretti controller) per essere veramente gustati al 100% delle loro qualità.
Si tratta di Retro-Gaming. E spacca!
Per le console tutto questo genera collezionismo sempre più di livello, che è cosa non da poco.
Per i computer prevale in generale il lato artistico, un'eredità intellettuale che genera e mantiene vive le demo-scene nei decenni. Su questo il C64 e l'Amiga sempre su tutti, ma anche l'AtariST ed altri.
Con intatti i valori che si portano dietro, io almeno, li vorrei di nuovo con me. Mi sembrano positivi.
E con intatti quei valori significa che una riproduzione di questi Computer oggi a occhio e croce dovrebbe avere magari una porta Midi, 10 USB e comunque tanti jack (compatibili con vari standard attuali), andare senza ventole, magari aver SID o Paula, niente lettore ottico, HD allo stato solido, bassissimo consumo (e conseguente durabilità), software ad altissime prestazioni, prezzo non troppo alto, affidabilità. Poter essere strumenti adatti per creare grafiche per la tipografia, per fare montaggio video e post-produzione semi-professionale, per (vado a caso) fare parte di un sistema mixer-audio e o mixer-luci in un concerto, per il disegno CAD, per il 3D professionale (almeno rendering statico), per vedere la TV, per fare da media-box, per collegare i vecchi PAD o cartucce di tutte le console (che so, con qualche device apposito), per visualizzare/sfogliare/sottolineare/aggiungere-note su versioni digitali di libri (basta tagliare alberi, se possibile il cartaceo d'ora in avanti solo usato, da collezionare), ecceteramila.
Se esistesse HW completo Plug&Play (compatto, con la sua scocca, cavi, ecc.) di questo tipo, presto il software verrebbe sviluppato, anche solo per passione. Ne sono convinto per quanto consapevole che, per fare un esempio con il mondo linux, programmi del calibro di Gimp e Open Office possono essere considerati vagamente professionali solo nelle loro rispettive ultime versioni dopo tanti tanti anni. Il design, infine, sarebbe importante il giusto ma dovrebbe garantire un aspetto minimale (magari un cubotto bianco con tante prese) e possibilità di intervento/aggiornamento da parte dell'utente (viti standard, robe non proprietarie), ecc...
Si rivedrebbero comparire genialoidi, ingegnieri, programatori, compositori, grafici e affezionati giocatori di titoli unici propiro come un tempo.
E come un tempo presto tornerebbe a crescere più velocemente la varietà intellettuale che può scaturire da un utenza elettronica più consapevole (anche eticamente) e moderna.

Oh, poi magari son romantico. Ma se non sbaglio questo è il posto giusto, no?
Rock on
L