Il problema è sempre e solo uno:il grano.
Se uno stand in una manifestazione interessante ed attraente è compatibile con il portafoglio degli espositori Amiga oriented ben venga, ci mancherebbe.
Non penso si parli di snobbare, si tenta di discutere di problemi, ahinoi, reali e che tutti conosciamo di questi tempi e, semmai, di trovare soluzioni anche alternative.
Io penso sempre a quell'edizione di Padova, di cui non ricordo mai il nome

, che fu un successo di pubblico per i colori Amiga, grazie a VirtualWorks, però bisognerebbe conoscere i soldi spesi (e mi sembravano un bel po') e l'effettivo ritorno, e di immagine e di vendite.
PA ormai era solo cuore e quello che veniva fatto ad Empoli può essere replicato praticamente ovunque, che sia una sala congressi od uno (UNO) stand in un qualsiasi evento dedicato all'elettronica.
Mi espongo magari a critiche, però non è che la scena sia poi così diversa in giro per il mondo:le gallerie fotografiche lo dimostrano.
Tanto cuore, tanta passione, ma alla fine la gente non è mai sufficiente, non è mai quantitativamente considerevole, nemmeno quando ci fu la "presentazione" dell'x1000 (dai, un tendone...).
Poi bisogna anche sapere, dettaglio non da poco, se l'eventuale manifestazione dovrà essere Amigacentrica o meno.
Paradossalmente:
evento amigacentrico=poca gente (con tutto il rispetto si intende, ci sono anch'io tra questi)
evento non amigacentrico=molta gente
Decidere cosa è meglio, cosa sacrificare è affare di chi mette il denaro e lì ci possiamo fare poco.