andres ha scritto:Io non sono un tecnico, e sarei assolutamente favorevole a un passaggio a x86, anche se come ora solo su sistemi dedicati (evitando assolutamente di supportare - male - infinito hardware). In pratica, un percorso alla Apple in piccolo.
Però non credo che il PowerPC sia tutto da buttare:
- a parte la storia del G5, credo che i PowerPC attuali (come il PA6T dell'A1-X1000, generalmente giudicato un piccolo capolavoro, migliore del G5) siano molto superiori agli x86 in termini di consumo e produzione di calore
Questo è discutibile. Bisogna vedere il target che ti proponi.
Ad esempio gli Atom hanno un eccellente rapporto prestazioni / consumo.
- PowerPC è globalmente un architettura molto più moderna
Non lo metto in dubbio, ma ancora oggi apprezzo i 680x0 nonostante siano stravecchi.
Gli x86 sono partiti malissimo con l'8086, ma sull'AMD64 c'è ben poco di che puntare il dito.
- su un piano puramente teorico, specie per un sistema come Amiga che ha sempre fatto dell'originalità una caratteristica importante, essere basato su un architettura hardware diversa dai cloni x86 è un valore
Lo era nella misura in cui aveva un senso. Quando, cioè, le sfide erano a colpi di MIPS e MFLOPS, e soprattutto si programmava spesso e volentieri in assembly.
Da una quindicina d'anni a questa parte è inutile barricarsi sull'ISA di un'architettura.
Poi per me il valore aggiunto degli Amiga era rappresentato dal suo favoloso chipset. Cosa del tutto assente negli "Amiga" basati su PowerPC, che hanno riciclato schede grafiche di medio-basso livello dei PC. Ma sulle schede grafiche non ho visto nessuno puntare il dito, "stranamente"...
Detto ciò, è vero che il mercato desktop è x86, ed è vero che un passaggio a tale architettura - se ben attuato - porterebbe molti vantaggi.
Esatto.