Raffaele ha scritto:1. Io credo che Phoenix abbia fatto una distro più snella da caricare, senza tutte quelle menate di macchine virtuali da installare, configurare e caricare per far partire poi AROS in finestra.
2. Metti il CD nel PC (CD con su masterizzati solo 26-40 MB di roba), e quello boota e si usa da subito (o quasi) AROS direttamente con tutti i programmi pronti, come il browser OWB e il mediacenter AMC-Lite. :D
1. Nel senso che ti danno fastidio perché occupano spazio, o perché le ritieni necessarie all'esecuzione di Icaros Desktop? Perché nel secondo caso non hai motivo di preoccuparti: Icaros Live funziona egregiamente proprio come hai detto tu: masterizzi il DVD, lo infili nel lettore e riavvii il computer, e AROS con un po' di fortuna (e tanto hardware supportato) si avvia direttamente sul metallo, senza la macchina virtuale QEMU (che è fornita solo per la comodità di chi vuole provare Icaros senza rischiare nulla, seppur lentamente). Per chi vuole una distribuzione più snella esiste da tempo anche l'edizione Light, che sta su un solo CD e contiene lo stretto indispensabile.
2. Sì, come no, sogna: il solo eseguibile dell'emulatore J-UAE attualmente occupa 29 megabyte, mi spieghi come vorresti che in 40 ci stia un'intera distribuzione? E poi un CD è un CD, che dentro ci siano 40 MB o 700 lo spazio occupato sulla scrivania è lo stesso (a meno che non usi un CD da 3,5", ma in quel caso esistono anche i DVD in formato piccolo che fanno egregiamente il loro dovere). Ah, per una distribuzione seria di AROS è necessario fornire il suddetto emulatore, il programma OWB (un'altra ventina di MB), ghostscript (se non rammento male, una ventina di MB anche lui), qualche gioco serio (il clone di Mario Bros, per dirne una, occupa 35 MB da solo), le librerie necessarie all'esecuzione di tutto questo e almeno tutti gli eseguibili contenuti nella cartella development, visto che sono indispensabili perché AROS funzioni correttamente o sia in qualche modo usabile. Guarda che i tempi dei dischetti sono lontani (per fortuna): oggi il software occupa spazio e bisogna farsene una ragione...