Un articolo di Jeremy Reimer comparso ieri su ArsTechnica rievoca – con il contributo di molti sviluppatori dell’epoca – i fasti della creazione di videogiochi su piattaforma Amiga, ricordando le gesta degli intrepidi coder della prima ora e rievocando il clima di grande entusiasmo che alla metà degli anni ‘80 ruotava attorno alle potenzialità dell’hardware del capolavoro di Jay Miner.
Con le potenzialità hardware di Amiga ancora ignote ai più, la sperimentazione era all’ordine del giorno e, come sottolinea l’articolo, la probabilità che due sviluppatori risolvessero lo stesso problema nello stesso modo era piuttosto bassa: per nulla esisteva una via maestra e per uno sviluppatore di talento la questione era semplicemente quella di spingere in avanti lo stato dell’arte.
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