m3x ha scritto:Questa è comunque una generalizzazione un pò banale volendo, perchè non venirmi a dire che i netbook, fenomeno del mercato PC degli ultimi tempi, siano le macchine più veloci disponibili sul mercato x86...
Caro Max, non solleticarmi con paragoni che non stanno né in cielo né in terra. Nel mondo Amiga la specializzazione non esiste più, da quando anche l'ultimo negozietto di fotografia ha smesso di usarla per le titolazioni. Nel mondo Amiga esistono dei computer che sono ancora, per l'appunto "il computer": una macchina che bene o male può svolgere qualunque compito che il software le permetta di fare. Se devo fare disegno, musica, giocare col mame, leggere la posta o consultare il web, lo faccio con la stessa macchina e mi accontento.
Nel mondo PC, esiste una rosa infinita di diverse configurazioni destinate a svolgere compiti radicalmente diversi. In casa posso aver il PC con cui gioco (e allora sarà una macchina da guerra che macina gigahertz, teraflop e frame per secondo come ridere), quello attaccato alla TV ultrapiatta con cui ascolto musica e guardo i film (e sarà un media center con un case sottile, mouse e tastiera IR, ecc), il portatile con cui lavoro e il netbook per le emergenze. Ognuna di queste macchine avrà potenza, dotazione hardware e programmi completamente diversi, proprio perché ciascuna di esse deve svolgere un lavoro ben preciso.
Ora, dopo questo necessario preambolo, veniamo proprio ai netbook: è vero, sono poco potenti, ma il loro scopo non è fare ciò che fanno i computer "seri", bensì svolgere un impiego limitato a poche applicazioni. Nei netbook, tutto è pensato e ragionato allo scopo: dal processore alla RAM, dalle dimensioni di monitor e tastiera al prezzo e la durata della batteria, tutto lascia intendere che siano dei "computer secondari" da prendere solo se ne si usa già un altro per tutte le applicazioni più pesanti. In un mondo di avvitatori elettrici (i PC potenti), i netbook ricoprono il ruolo del cacciavite di precisione. Quindi c'è un motivo se sono fatti così, anzi, ce n'è più di uno, e sono ben chiari sia a chi li ha costruiti, sia (nella maggior parte dei casi) a chi li va a comprare: non sono così per una bizzarria del mercato e dell'evoluzione tecnologica, né per una necessaria scelta di progettazione dovuta all'estrema esiguità della nicchia di mercato a cui il prodotto si rivolge. Infatti, il merecato dei netbook copre milioni e milioni di unità, non ha "perso forza" dopo poche migliaia o centinaia di unità vendute.
Infine, il fatto che proprio un netbook come l'Aspire One 150 sia attualmente considerato una delle migliori piattaforme in assoluto su cui installare AROS, dovrebbe spingere chi ancora non l'ha fatto a una profonda meditazione su quali siano le reali potenzialità dei dialetti Amiga. Icaros Desktop mi permette di entrare in rete, con OWB, in meno di 30 secondi dall'accensione del netbook, quando il solo avvio di Windows mi richiede il doppio del tempo o giù di lì. Forse se, invece di litigare a ogni pié sospinto, partissimo da questi piccoli esempi di vissuto, magari troveremmo la forza necessaria per rilanciare l'intera piattaforma.