Dalla EA è previsto un nuovo giochetto horror/fantascienza per il prossimo autunno. La trama è allo stesso tempo inghippante e stereotipata: un semplice tecnico, Isaac Clarke (interessante scelta di nome e cognome... che si voglia riferire a qualcuno?

) è inviato su un'astronave per un controllo e arrivato si ritrova ad avere a che fare con cattivissime e incazzatissime creature aliene. Il bello del gioco sarà che a disposizione ci saranno poche armi vere e proprie, e spesso ci si dovrà arrangiare con dei semplici arnesi da lavoro che il nostro buon meccanico del futuro potrà potenziare per rendere più offensivi. Molti enigmi saranno da risolvere a gravità zero, e ancora, nello schermo non avremo alcuna bussola, barra di energia, nessun pannello come abbiamo in tutti i giochi. L'energia potremo saperla da un ologramma sulla tuta del personaggio. E sempre da ologrammi vicino alle armi potremmo sapere le munizioni (poche!!!) a disposizione. Lo schermo di gioco sarà quindi tutto... di gioco, e basta. La visuale scelta è di conseguenza quella in terza persona "da sopra la spalla", come in Resident Evil 4 (che peccato era senza zombi ma rigiocandolo ci si fa l'abitudine). Il gioco è ispirato al film "Punto di Non Ritorno" ("Event Horizon") del 1997, per la regia di Paul "Aliens vs Predator" Anderson.
Insomma, niente di realmente nuovo, ma il tutto presentato con un certo stile. E per restare in tema di luoghi comuni, ricordate che nello spazio nessuno può sentirvi urlare!
Nello screenshoot qui sotto che ho rubato a gamespy riporto la disposizione dell'indicatore dell'energia e delle munizioni.
