paolone ha scritto:Caro Max, non solleticarmi con paragoni che non stanno né in cielo né in terra. Nel mondo Amiga la specializzazione non esiste più, da quando anche l'ultimo negozietto di fotografia ha smesso di usarla per le titolazioni.
Ohibò... qualche televisione privata qui in Campania ancora la usa... Peccato... Vuol dire che non sono specializzati e anzi sono obsoleti...
Qualcuno deve andare a dirglielo... Vuoi farlo tu?
Nel mondo PC, esiste una rosa infinita di diverse configurazioni destinate a svolgere compiti radicalmente diversi. In casa posso aver il PC con cui gioco
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quello attaccato alla TV ultrapiatta con cui ascolto musica e guardo i film
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il portatile con cui lavoro e il netbook per le emergenze.
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Ora, dopo questo necessario preambolo, veniamo proprio ai netbook: è vero, sono poco potenti, ma il loro scopo non è fare ciò che fanno i computer "seri", bensì svolgere un impiego limitato a poche applicazioni.
[Megacut]
Infatti, il merecato dei netbook copre milioni e milioni di unità, non ha "perso forza" dopo poche migliaia o centinaia di unità vendute.
Se mi permetti tutta questa specializzazione e un computer per ogni cazzata in casa è una stronzata e pure grossa...
Il mondo dei PC si sta orientando semplicemente sull'USA E GETTA.
Per questo esistono i Netbook.
Usi il computer e se si scassa non lo vai più a riparare, ma lo butti e te ne compri un altro.
Te lo rubano? lo perdi? devi spendere solo 299 euro per fartene un altro.
Il netbook è il computer che i padri comprano ai figli per farli andare su internet a pazziare e chattare con gli amici, e che le massaie si comprano di stramacchio per mettere le corna al marito facendosi l'amante su Facebook.
E' il computer da usare nei campi se fai il geometra, o dentro i cantieri. Si impolvera? Si Sporca, si arruginiscono le parti interne dello chassis? Poco male. Lo butti e te ne fai un'altro.
E' il computer che ti porti in vacanza perché se te lo scippano, o rompono il vetro della macchina per rubartelo, pazienza! Tanto costa poco.
E'semplicemente una logica consumistica, non tiene in alcun conto il valore dei dati che possono essere sul computer (che per te utente valgono di più del computer stesso) e non tiene in alcun conto che così si inquina semplicemente in maniera enorme con la massa di PC netbook che vengono rottamati appresso appresso...
Spero che i prossimi netbook siano quanto più possibile ecologici, come quel portatile fatto in corteccia di bamboo mi pare fece la Asus poco tempo fa.
Noi amighisti siamo abituati a tenere le nostre macchine come gioielli, e se si rompono spendiamo i milioni per farle riparare, perché sappiamo che sono rare e che ci soddisfano.
Questa sì è una logica arretrata e obsoleta.
Per sfondare di nuovo con gli Amiga nel mondo si deve fare un investimento unico...
Andare da un produittore coinese e farsi fare 10.000 macchine PPC al costo di 100 euro l'una massimo... (ed è già così una spesa da 1 milione di euro)
Ed essere giusto sicuri che siano di media qualità...
Ne vendi 7000 sul mercato a 300 euro, e già guadagni 2.100.000 euro (gudagno lordo senza contare le tasse), e Amiga ci guadagna dai 4000 ai 5000 nuovi utenti.
Le rimanenti 3000 macchine non le vendi e te le lasci in magazzino per i prossimi due anni, perché se si scassano (e stiamo parlando di macchine prodotte per essere di media qualità) hai un numero di macchine sufficienti a garantire la sostituzione immediata in garanzia.
Le macchine difettate vanno in rottamazione immediata.
Passati i due anni della garanzia ufficiale svendi tutto il rimanente ad un rivenditore che si gestisca lui eventuali clienti nostalgici che voglionoa ncora lo stesso modello, e parti con un nuovo batch di schede a basso prezzo ma un po' più potenti di quelle prima.
L'unico modo per il mercato Amiga di fare breccia e sopravvivere al giorno d'oggi è questo.
1) Fare un bel lotto di macchine a basso prezzo che si VENDANO anche a BASSO PREZZO concorrenziale coi PC.
2) Nessuna manutenzione... sostituzione immediata usando magazzino pezzi ricambio che consideri solo le MOBO intere
3) Partire ogni 2 anni con un modello nuovo un po' più potente di quello precedente, ma sempre a basso prezzo.
4) Garantire un OS che supporti un dato hardware Amiga quanto più a lungo possibile, ma sempre secondo un tempo ragionevole, poi si deve supportare solo il modello successivo.
5) Assicurarsi che l'OS sia completo e che in bundle vengano dati anche i principali software per gestire la macchina e usarla al meglio.
IMHO questa è la mia ricetta per il mercato Amiga.