Haynie parla di Amiga, riflessioni di Cesare di Mauro

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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda MacGyverPPC » gio apr 21, 2011 12:20 am

rebraist ha scritto:
Classic Amiga Man ha scritto:A leggere dei progetti Commodore illo tempore viene sempre il magone.

sai che invece leggendo ste cose a me il magone non viene più?
Da un punto di vista dell'HW se alla fin fine amiga sarebbe dovuta essere un pc (x86, arm, ppc non importa) senza chip custom (con un accordo con ati? poco cambia) alla fine cosa sarebbe cambiato?
E' quello che è successo ad apple con i suoi mac x86: pc tra i pc.
E allora non avremmo avuto ugualmente pc con l'adesivo amiga?

Certo... un'ADESIVO che però rispecchiava un'amiga OS originale... non la presa in giro della storia con C=USA er Linuxaro.
C'è una bella differenza! :frusta: :skull:
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda MacGyverPPC » gio apr 21, 2011 12:40 am

samo79 ha scritto:
rebraist ha scritto:E' quello che è successo ad apple con i suoi mac x86: pc tra i pc.
E allora non avremmo avuto ugualmente pc con l'adesivo amiga?


Avresti avuto più o meno quello che c'è oggi, un computer piuttosto standard (lascia stare la CPU al momento) con un sistema AmigaOS ipermoderno, ne più ne meno quello che abbiamo oggi con la differenza però di avere alle spalle una grossa multinazionale anzichè piccole realtà e quindi di riflesso un sistema operativo ben più potente e supportato :felice:

Samo... se la C= non falliva e faceva cavolate, seguendo il passo, oggi non sarebbe ne più ne meno, ma mooolto di più!
Forse dimentichiamo quanto sia girato il nome Amiga sia in rete che in edicola fino agli inizi del 2000.
Io persino fino a 5 anni fà, trovavo menzionato Amiga sulle casse della Trust in vendita da Euronics... pensa se la vecchia C= fosse rimasta in piedi e avesse sfornato veramente gli AAA nel 92, seguendo tutto l'iter evolutivo fino ad oggi,tra HW e SW... altro che OS4 avremmo oggi! :wow: Ci sarebbero ancora i nomi più importanti della scena, con la NewTech che ne ha fatto il fiore all'occhiello per la grafica e la Disney che macinerebbe FPS su vere WorkStation Amiga. (ricordo che la Disney sperava molto in una rinascita, di sicuro quella di C=usa non si può definire la stessa cosa)
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda amig4be » gio apr 21, 2011 2:22 am

MacGyverPPC ha scritto:
samo79 ha scritto:
rebraist ha scritto:E' quello che è successo ad apple con i suoi mac x86: pc tra i pc.
E allora non avremmo avuto ugualmente pc con l'adesivo amiga?


Avresti avuto più o meno quello che c'è oggi, un computer piuttosto standard (lascia stare la CPU al momento) con un sistema AmigaOS ipermoderno, ne più ne meno quello che abbiamo oggi con la differenza però di avere alle spalle una grossa multinazionale anzichè piccole realtà e quindi di riflesso un sistema operativo ben più potente e supportato :felice:

Samo... se la C= non falliva e faceva cavolate, seguendo il passo, oggi non sarebbe ne più ne meno, ma mooolto di più!
Forse dimentichiamo quanto sia girato il nome Amiga sia in rete che in edicola fino agli inizi del 2000.
Io persino fino a 5 anni fà, trovavo menzionato Amiga sulle casse della Trust in vendita da Euronics... pensa se la vecchia C= fosse rimasta in piedi e avesse sfornato veramente gli AAA nel 92, seguendo tutto l'iter evolutivo fino ad oggi,tra HW e SW... altro che OS4 avremmo oggi! :wow: Ci sarebbero ancora i nomi più importanti della scena, con la NewTech che ne ha fatto il fiore all'occhiello per la grafica e la Disney che macinerebbe FPS su vere WorkStation Amiga. (ricordo che la Disney sperava molto in una rinascita, di sicuro quella di C=usa non si può definire la stessa cosa)


Mettiamola così(ultimo tentativo...), io ti considero come uno storico informatico ok? Così come ci sono i programmatori, i grafici, gli ingegneri... tu sei un portatore sano di memoria storico-informatica.
Ebbene, la colpa più grave che uno storico può commettere è ignorare delle prove o peggio strumentalizzarle per alimentare proprie convinzioni anzichè giungere a una verità universalmente condivisibile.
Hai anche la fortuna che gli storici veri non hanno, puoi parlare con giulio cesare, o ascoltare quel che avrebbe da dire Napoleone.
Quindi sarebbe stupido, molto stupido, non stare a sentire quello che dice Haynie, o peggio strumentalizzarlo, o ancor peggio star li a interpretare le virgole e tutta la punteggiatura per trovare un senso alternativo alle sue parole...che non c'è!
Le sliding doors, o quel tipo di eventi che cambiano la storia sono cose rare nella storia dell'umanità, possono essere frequenti solo per i singoli individui (vai a sinistra incontri la donna della vita, a destra un camion ti sfracella). Ma per i fenomeni che riguardano le masse, specie se di natura economica e pure globale, la cosa è estremamente improbabile...a casua di un'inerzia schiacciante. Io non credo affatto che quell''AAA visto ultimamente in foto come dell'inutile ciarpame (quale è) avrebbe cambiato la storia dell'informatica nel 90 o 92... avrebbe prolungato la vita di amiga e la sua supremazia per qualche tempo, ma alla fine saremmo sempre giunti dove ci troviamo ora...byte più, byte meno, adesivo con un nome o con un altro che sia.
Al 99,9999% ci saremmo sempre ritrovati in una condizione mainstream analoga a quell'attuale.

L'hobby è sperimentare improbabili realtà alternative, punto. Come ad esempio si farebbe con un Natami... che infatti è stato promosso al contrario di altre soluzioni.
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda andres » gio apr 21, 2011 9:04 am

Cmq io non ho mai capito perchè il progetto AROS cerchi di supportare così tante architetture: x86 (e anche a 64 bit se non sbaglio), PowerPC, ARM, 68k...
L'impressione è che diventi un lavoro enorme, con risultati scarsi... voglio dire, già è difficile supportare più schede e GPU su x86, non avrebbe più senso puntare solo su quello?

Dall'esterno si ha l'impressione di qualcosa di molto dispersivo.
In fin dei conti sia AmigaOS 4 (questo partiva da AmigaOS 3.x, non da zero in effetti) che MorphOS (che partiva da zero) sono progetti partiti diversi anni dopo AROS, e a detta di tutti sono molto più avanti, anche perchè si concentrano su una sola architettura e un numero limitato di varianti.
Visto che AROS fin dall'inizio ha scelto x86, perchè non molla tutto il resto e punta solo su quello?
altrimenti giungerà a una semi-completezza nel 2025...
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda paolone » gio apr 21, 2011 10:20 am

MacGyverPPC ha scritto:Certo... un'ADESIVO che però rispecchiava un'amiga OS originale... non la presa in giro della storia con C=USA er Linuxaro.
C'è una bella differenza! :frusta: :skull:


Non diciamo sciocchezze. Tutte le volte che Cesare pubblica un bell'articolo qui leggo sempre gli stessi commenti e le stesse discussioni ad libitum, che di solito culminano con il regolare "what if": se Commodore fosse sopravvissuta.

Se Commodore fosse sopravvissuta fino a oggi, SCORDATEVI l'AmigaOS come lo hanno lucidato e reimpacchettato, col fiocco, quelli di Hyperion. Non ci sarebbe stato un "AmigaOS ipervitaminizzato e del nuovo millennio", così come non c'è stato - e soprattutto NON C'È - un MacOS Classic ipervitaminizzato e del nuovo millennio. A un certo punto avrebbero gettato tutto alle ortiche, avrebbero preso Linux o FreeBSD, scimmiottato quello che ha fatto anche Apple con MacOS, e piazzato una GUI e delle strutture in qualche modo simili al passato su un kernel totalmente diverso, preoccupandosi AL MASSIMO di fornire un layer di emulazione delle macchine classiche per il periodo di transizione dal vecchio al nuovo.

I produttori delle applicazioni avrebbero seguito a ruota il sistema operativo proponendo delle nuove versioni non più compatibili con il vecchio AmigaOS, ma con quello nuovo. Così come è accaduto per Apple. Lei ha semplicemente reso presentabile UNIX al fotografo, al musicista, al grafico e al designer. Lo stesso avrebbe fatto Commodore una volta appurato che spendere tanti soldi a reinventare la ruota è perfettamente inutile, quando hai un intero universo open source di ottima qualità da cui puoi attingere a piene mani e che, come se non bastasse, può trasformarsi in una formidabile arma di marketing nel momento in cui adotti quel tipo di soluzione - e improvvisamente appari pure come il gran visir del mondo free.

A quel punto, il risultato dell'operazione non sarebbe molto diverso, nella sostanza, da quello che sta facendo Commodore USA, che piaccia o no. Forse, seguendo continuativamente l'evoluzione del mercato, ci sarebbe stato un AmigaOS più fedele alle abitudini dell'amighista medio di quanto - con tutto l'ottimismo di cui sono capace - penso possa fare Commodore USA customizzando Ubuntu. Ma alla fine non sarebbe cambiato gran che, immagine a parte.
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda paolone » gio apr 21, 2011 10:32 am

andres ha scritto:Cmq io non ho mai capito perchè il progetto AROS cerchi di supportare così tante architetture: x86 (e anche a 64 bit se non sbaglio), PowerPC, ARM, 68k...
L'impressione è che diventi un lavoro enorme, con risultati scarsi... voglio dire, già è difficile supportare più schede e GPU su x86, non avrebbe più senso puntare solo su quello?


Ancora!? Ma allora siamo proprio di coccio, eh!? Il progetto AROS è open source e uno dei suoi obiettivi PRIMARI è la portatilità del codice. Cosa significa, questo? Che a differenza di altre soluzioni non nasce e non muore su una piattaforma, ma si può facilmente adattare a qualunque tipo di hardware prenda il sopravvento in futuro. Poi, la conduzione del progetto è fondamentalmente anarchica, ognuno può fare ciò che vuole purché non vada a intaccare il lavoro degli altri, e il risultato di tutto questo è che se ci sono due programmatori che preferiscono usare ARM o PPC piuttosto che x86... hanno il pieno diritto di portare AROS su quella piattaforma e di assicurarsi che continui a funzionarci sopra. Sul fatto che i porting per altre piattaforme siano inutili o controproducenti, infine, ti devo necessariamente smentire sotto tutti i punti di vista: il recente reprise della versione M68K ha permesso di limare un sacco di bug, di aggiungere funzioni che mancavano, di rendere AROS compatibile anche a livello BINARIO con l'AmigaOS originale sugli Amiga veri ed emulati, ha introdotto un secondo window manager (workbook) che si può integrare in ROM (proprio come il vecchio Workbench) e apportato un sacco di migliorie. Se AROS si fosse concentrato solo su x86 come dici tu, tutto questo non sarebbe MAI accaduto, o forse sì, ma chissà tra quanti anni.
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda andres » gio apr 21, 2011 10:49 am

@paolone
prima di tutto non vedo il motivo di prendersela per una domanda che, almeno sui forum italiani, non mi sembra tanto frequente...
Capisco la tua spiegazione, ma credo che anche in un progetto open source un po' di coordinazione e delle scelte più precise non avrebbero fatto male...
Si può dire che dall'esterno l'impressione è quella di un progetto dispersivo?
magari non sarà così, però la mia impressione personale è quella.

Non nasce e non muore su una piattaforma, ok, ma mi dici su quale nasce?
perchè alla fine parliamo di un progetto cominciato quasi 20 anni fa, che ancora non sembra stabile e completo su nessuna piattaforma...
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda TheKaneB » gio apr 21, 2011 11:09 am

andres ha scritto:@paolone
prima di tutto non vedo il motivo di prendersela per una domanda che, almeno sui forum italiani, non mi sembra tanto frequente...
Capisco la tua spiegazione, ma credo che anche in un progetto open source un po' di coordinazione e delle scelte più precise non avrebbero fatto male...
Si può dire che dall'esterno l'impressione è quella di un progetto dispersivo?
magari non sarà così, però la mia impressione personale è quella.

Non nasce e non muore su una piattaforma, ok, ma mi dici su quale nasce?
perchè alla fine parliamo di un progetto cominciato quasi 20 anni fa, che ancora non sembra stabile e completo su nessuna piattaforma...

Non è un progetto commerciale, di conseguenza non ci sono committenti e clienti.
Non è nemmeno utilizzabile come OS di produzione, quindi è puramente un hobby.
Se ti piace e sei in grado di programmare puoi contribuire a migliorarlo, non ci sono piani per conquistare il mondo, solo una sfilza di amighisti super appassionati che si divertono a riscrivere il loro sistema operativo preferito da zero :-)
Nessuno è obbligato o invitato ad usare AROS, use it at your own risk!
Per l'utente comune ci sono le distribuzioni come l'ottima Icaros Desktop, che danno una buona sensazione di sistema completo e funzionante, ma chiaramente sotto ci sono molte mancanze e molti bug in tutto il sistema. Ogni 100 persone che provano Icaros, magari una si appassiona e si mette a scrivere software per AROS o inizia a contribuire al progetto stesso. Un tipico utente di computer non dovrebbe usare questo genere di software, secondo me, perchè da un lato non potrebbe apprezzarne il lavoro che c'è sotto, dall'altro non trarrebbe nessun beneficio dal suo utilizzo, se non qualche sporadica scarica di endomorfina dovuta a reminiscenze di 25 anni fa.
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda andres » gio apr 21, 2011 11:43 am

sì, ma la mia non voleva essere una critica fine a sè stessa...
Non so quanti sviluppatori ci siano dietro AROS, ma credo pochi, di sicuro troppo pochi per supportare un sacco di architetture, e se dopo quasi 20 anni l'OS è lontano dall'essere completo, forse qualche domanda in questo senso sarebbe da porsela...

Detto ciò, io sarò più che felice di installare AROS su un notebook se farà passi avanti in completezza e stabilità...
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda TheKaneB » gio apr 21, 2011 12:26 pm

andres ha scritto:sì, ma la mia non voleva essere una critica fine a sè stessa...
Non so quanti sviluppatori ci siano dietro AROS, ma credo pochi, di sicuro troppo pochi per supportare un sacco di architetture, e se dopo quasi 20 anni l'OS è lontano dall'essere completo, forse qualche domanda in questo senso sarebbe da porsela...

Detto ciò, io sarò più che felice di installare AROS su un notebook se farà passi avanti in completezza e stabilità...


Considera che, con la sua struttura, bastano 2-3 persone per le parti specifiche di ogni architettura e poi tutti gli altri scrivono codice architecture-independent.
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda MacGyverPPC » gio apr 21, 2011 12:40 pm

paolone ha scritto:
MacGyverPPC ha scritto:Certo... un'ADESIVO che però rispecchiava un'amiga OS originale... non la presa in giro della storia con C=USA er Linuxaro.
C'è una bella differenza! :frusta: :skull:


Non diciamo sciocchezze. Tutte le volte che Cesare pubblica un bell'articolo qui leggo sempre gli stessi commenti e le stesse discussioni ad libitum, che di solito culminano con il regolare "what if": se Commodore fosse sopravvissuta.

Se Commodore fosse sopravvissuta fino a oggi, SCORDATEVI l'AmigaOS come lo hanno lucidato e reimpacchettato, col fiocco, quelli di Hyperion. Non ci sarebbe stato un "AmigaOS ipervitaminizzato e del nuovo millennio", così come non c'è stato - e soprattutto NON C'È - un MacOS Classic ipervitaminizzato e del nuovo millennio. A un certo punto avrebbero gettato tutto alle ortiche, avrebbero preso Linux o FreeBSD, scimmiottato quello che ha fatto anche Apple con MacOS, e piazzato una GUI e delle strutture in qualche modo simili al passato su un kernel totalmente diverso, preoccupandosi AL MASSIMO di fornire un layer di emulazione delle macchine classiche per il periodo di transizione dal vecchio al nuovo.

I produttori delle applicazioni avrebbero seguito a ruota il sistema operativo proponendo delle nuove versioni non più compatibili con il vecchio AmigaOS, ma con quello nuovo. Così come è accaduto per Apple. Lei ha semplicemente reso presentabile UNIX al fotografo, al musicista, al grafico e al designer. Lo stesso avrebbe fatto Commodore una volta appurato che spendere tanti soldi a reinventare la ruota è perfettamente inutile, quando hai un intero universo open source di ottima qualità da cui puoi attingere a piene mani e che, come se non bastasse, può trasformarsi in una formidabile arma di marketing nel momento in cui adotti quel tipo di soluzione - e improvvisamente appari pure come il gran visir del mondo free.

A quel punto, il risultato dell'operazione non sarebbe molto diverso, nella sostanza, da quello che sta facendo Commodore USA, che piaccia o no. Forse, seguendo continuativamente l'evoluzione del mercato, ci sarebbe stato un AmigaOS più fedele alle abitudini dell'amighista medio di quanto - con tutto l'ottimismo di cui sono capace - penso possa fare Commodore USA customizzando Ubuntu. Ma alla fine non sarebbe cambiato gran che, immagine a parte.

Le sciocchezze non le dico.... è teoria logica di quel che poteva o non poteva succedere se non si perdeva la vera C= con l'ignoranza di buttarsi in progetti stupidi invece di tenere da conto i migliori che aveva tra le mani.
Io rimango del fatto che se non ci fosse stato un fallimento(chiamiamolo auto gool) , con le capacità valide che c'erano in campo, oggi si aveva un ipotetico OS 5.0 su PPC e x86 nativo... invece di arrancare 15 anni con una realtà che ha fatto sforzi negli ultimi 10 anni a rendere OS4 paragonabile a un'OS del 2000.
Se non moriva la C= non morivano le case SW che lo hanno tenuto in piedi fino all'ultimo,e che sicuramente con modelli superiori e HW sempre più compatibili agli standard attuali avrebbero fatto anche meglio dei Mac, magari senza toccare Linux.
OS4 credo che sia la prova vivente,perchè mantenendo fede a un'AOS originale sia nell'aspetto che nel contenuto, ha aggiunto fino ad oggi,parti che ritenevo impensabili anche io.... e tu mi vieni a dire che se non fosse successo tutto prima con la C= ancora viva e meno stupida, oggi Amiga non vanterebbe ancora di una qualità superiore per l'OS e i suoi programmi,partendo da paragoni dell'epoca con i PC del 91/92, dove anche Doom alla fine era in grado di girare su macchine Amiga dimostrando che non era indietro a nessuno, se si tiravano fuori i denti in tempo?
Mi dispiace, ma credo e son convinto che la storia sarebbe ben migliore oggi. OS4 è indietro solo per colpa degli eventi, sennò la strada era spalancata dal 92 a oggi con gli Amiga che forse, non la facevano da padrone, ma che dignitosamente stavano ancora sul secondo o primo gradino di un Podio... un podio immaginario che potrebbe essere molto realistico se non si perdevano in sciocchezze spaccando un nome importante come lo era la vera C= storica che non ha saputo guardare avanti in tempo.
E comunque rimango dell'idea che se le cose andavano con la ragione di avere dei custom chip di terze parti.... magari sarebbero pure arrivati prima a fare palmari e cellulari oggi, con le capacità che aveva già in passato per ridisegnare un'interfaccia WB su misura.
La strada insomma, sarebbe stata diversa da quel che dici tu... e mi sembra più che logica, se ci fosse stato quello che non c'è stato in questi 20 e più anni di declino idiota, ove chi è arrivato dopo, Gateway-A.inc (?) non ha mai saputo rendere giustizia a quel che c'era.
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda Seiya » gio apr 21, 2011 12:51 pm

MacGyverPPC ha scritto:
Io persino fino a 5 anni fà, trovavo menzionato Amiga sulle casse della Trust in vendita da Euronics... pensa se la vecchia C= fosse rimasta in piedi e avesse sfornato veramente gli AAA nel 92, seguendo tutto l'iter evolutivo fino ad oggi,tra HW e SW... altro che OS4 avremmo oggi! :wow: Ci sarebbero ancora i nomi più importanti della scena, con la NewTech che ne ha fatto il fiore all'occhiello per la grafica e la Disney che macinerebbe FPS su vere WorkStation Amiga. (ricordo che la Disney sperava molto in una rinascita, di sicuro quella di C=usa non si può definire la stessa cosa)


anche se Commodore non fosse fallita e fosse stata una casa madre forte e potente come Microsoft, oggi Amiga sarebbe dov'è ora.
La stessa comunità che ha mantenuto vivo il ricordo di Amiga, l'ha annientata al tempo stesso.
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda andres » gio apr 21, 2011 12:59 pm

paolone ha scritto:Non diciamo sciocchezze. Tutte le volte che Cesare pubblica un bell'articolo qui leggo sempre gli stessi commenti e le stesse discussioni ad libitum, che di solito culminano con il regolare "what if": se Commodore fosse sopravvissuta.

Se Commodore fosse sopravvissuta fino a oggi, SCORDATEVI l'AmigaOS come lo hanno lucidato e reimpacchettato, col fiocco, quelli di Hyperion. Non ci sarebbe stato un "AmigaOS ipervitaminizzato e del nuovo millennio", così come non c'è stato - e soprattutto NON C'È - un MacOS Classic ipervitaminizzato e del nuovo millennio. A un certo punto avrebbero gettato tutto alle ortiche, avrebbero preso Linux o FreeBSD, scimmiottato quello che ha fatto anche Apple con MacOS, e piazzato una GUI e delle strutture in qualche modo simili al passato su un kernel totalmente diverso, preoccupandosi AL MASSIMO di fornire un layer di emulazione delle macchine classiche per il periodo di transizione dal vecchio al nuovo.

I produttori delle applicazioni avrebbero seguito a ruota il sistema operativo proponendo delle nuove versioni non più compatibili con il vecchio AmigaOS, ma con quello nuovo. Così come è accaduto per Apple. Lei ha semplicemente reso presentabile UNIX al fotografo, al musicista, al grafico e al designer. Lo stesso avrebbe fatto Commodore una volta appurato che spendere tanti soldi a reinventare la ruota è perfettamente inutile, quando hai un intero universo open source di ottima qualità da cui puoi attingere a piene mani e che, come se non bastasse, può trasformarsi in una formidabile arma di marketing nel momento in cui adotti quel tipo di soluzione - e improvvisamente appari pure come il gran visir del mondo free.

A quel punto, il risultato dell'operazione non sarebbe molto diverso, nella sostanza, da quello che sta facendo Commodore USA, che piaccia o no. Forse, seguendo continuativamente l'evoluzione del mercato, ci sarebbe stato un AmigaOS più fedele alle abitudini dell'amighista medio di quanto - con tutto l'ottimismo di cui sono capace - penso possa fare Commodore USA customizzando Ubuntu. Ma alla fine non sarebbe cambiato gran che, immagine a parte.

bah, questa è una tua personalissima opinione non condivisa da nessuno degli ex protagonisti in Commodore o nelle successive società Amiga, e fondamentalmente opposta a quanto dichiarato da Haynie (che evidentemente non hai letto).
Peraltro, lo stesso Cesare nel topic su Natami mi sembra abbia espresso un opinione opposta da quel che tu sostieni circa l'evoluzione di AmigaOS...

Mah, francamente ho l'impressione che tu intervenga solo per andare contro OS4... contento te...
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda cdimauro » gio apr 21, 2011 1:24 pm

TheKaneB ha scritto:
andres ha scritto:sì, ma la mia non voleva essere una critica fine a sè stessa...
Non so quanti sviluppatori ci siano dietro AROS, ma credo pochi, di sicuro troppo pochi per supportare un sacco di architetture, e se dopo quasi 20 anni l'OS è lontano dall'essere completo, forse qualche domanda in questo senso sarebbe da porsela...

Detto ciò, io sarò più che felice di installare AROS su un notebook se farà passi avanti in completezza e stabilità...


Considera che, con la sua struttura, bastano 2-3 persone per le parti specifiche di ogni architettura e poi tutti gli altri scrivono codice architecture-independent.

Secondo me 2-3 persone sono anche troppe.

Oggi un s.o. è per la quasi totalità scritto in un linguaggio ad alto livello (C, C++), e le parti in assembly sono pochissime:
- codice di boot / init;
- codice per scheduler / interrupt;
- codice per i driver se e solo se è necessario.

Per quanto riguarda il resto, un s.o. che definisce una buona ABI non ha bisogno che tutte le parti di basso livello siano scritte in assembly.

Per essere chiari, lo stesso driver per una scheda video non lo riscrivi n volte, una per ogni architettura supportata. La stragrande maggioranza del codice è condiviso, con alcuni #ifdef dove servono, e le eventuali parti in assembly se necessario.

Quello del porting che impiega tre anni per una sola nuova architettura è soltanto un falso mito di chi non ha idea di come funzionino le cose a basso livello.

Di s.o. per x86 ce ne sono una caterva (c'è l'ho stesso AROS, da cui si può prendere spunto o anche copiare parte del codice), sviluppati anche da una singola persona (perfino ragazzi), perché documentazione ed esempi ce ne sono a vagonate per la qualunque (non Cetto) e si realizzano in poco tempo.
andres ha scritto:bah, questa è una tua personalissima opinione non condivisa da nessuno degli ex protagonisti in Commodore o nelle successive società Amiga, e fondamentalmente opposta a quanto dichiarato da Haynie (che evidentemente non hai letto).
Peraltro, lo stesso Cesare nel topic su Natami mi sembra abbia espresso un opinione opposta da quel che tu sostieni circa l'evoluzione di AmigaOS...

A quale parte ti riferisci di preciso? Perché sull'esigenza di un'evoluzione di AmigaOS per integrare tecnologie più moderne mi sono già espresso da parecchio tempo e sono ovviamente d'accordo.

Per i moderatori: per favore potreste cambiare il titolo del thread? "Nuovo articolo di Cesare di Mauro" è troppo generico e nasconde del tutto l'argomento della discussione. Grazie.
Ultima modifica di cdimauro il gio apr 21, 2011 4:15 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Nuovo articolo di Cesare di Mauro

Messaggioda TheKaneB » gio apr 21, 2011 1:31 pm

@Lo so... io stesso qualche anno fa scrissi un mini OS per il Nintendo DS in C, e poi ne feci anche il porting su x86 e stavo iniziando a portarlo su MIPS (per la PSP) salvo poi perdere interesse nella cosa...

Era basato su un microkernel con struttura vagamente simile a Windows CE / Symbian
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