Portatile a manovella

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Portatile a manovella

Messaggioda RadomE » gio nov 17, 2005 10:23 pm

http://repubblica.it/2003/e/gallerie/sc ... 100/1.html


Mah...non sarebbe meglio prima cancellare il debito ai paesi + poveri e magari trovargli il modo di aiutarli a nutrirsi?
Si ricordano le idee ma non gli uomini, gli uomini muoiono le idee sono eterne. Ho visto gente uccidere in nome delle idee, li ho visti morire per difenderle. Ma non si pu? abbracciare un'idea, non la si pu? baciare. Le idee non sanguinano, non provano dolore. Le idee non amano.
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Messaggioda GatO » gio nov 17, 2005 11:03 pm

Vero

ma poi... sinceramente... questa gente il computer non sa neppure cosa sia... forse preparargli una versione di linux che sia veramente potabile per un utonto ed a prova di niubbo ? Comandi e nomi di file lunghi -magari in lingua-, riorganizzazione del filesystem, guida in linea fatta veramente bene non dei tomi formato promemoria come il trio magico man/info/apropos, del resto il concetto di digital divide è semplicemente quello di avvicinare all'informatica ed alla rete non di prendere della gente ed obbligarla a diventare programmatori e sistemisti (oltretutto se non una cosa non piace non è complicandola che la si farà piacere)
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Messaggioda Trix180 » gio nov 17, 2005 11:36 pm

invito a ingnorare GatO

Negroponte è un Genio, non ci credeva nessuno che sarebbe riuscito a sfornare un computer adatto ai paesi in via di sviluppo e non era facile.

ha fatto bene a rifiutare l' offerta di Jobs e di tenere tutto open.

Queste sono le cose che fanno grande la tecnologia Imho.
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Jane, da quando ti ho conosciuto faccio caso alle piccole cose delle vita, gli uccellini che cinguettano, la rugiada che si spande tra le foglie, i semafori...
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Messaggioda GatO » ven nov 18, 2005 12:27 am

Trix180 ha scritto:invito a ingnorare GatO


L'importante è che non lo faccia chi ci arriva a certe sublimi vette psicologiche :scherza:
Scommettiamo che quella gente una volta visto linux tornerà ben volentieri alla capanna di fango ed alle pitture rupestri?
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Messaggioda RadomE » ven nov 18, 2005 1:17 am

Secondo me chi non ha nemmeno l'elettricità in casa (sempre che ce l'abbia una casa) se ne fa poco di un portatile...penso che le sue priorità siano: 1. Mangiare
2. Sopravvivere decentemente.

Potrebbe essere un'idea invece un portatile del genere per ricercatori che devono stare parecchio tempo senza energia elettrica...

Sia chiaro non voglio discriminare ricercatori da altra gente dico solo che secondo me in certi paesi hanno bisogno di ben altro che computer a manovella.

@gato: ma perchè devi rovinare ogni post a cui rispondi?
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Messaggioda Trix180 » ven nov 18, 2005 1:25 am

Qunado si dice paesi in via di sviluppo si intende paesi come l' india, non "terzo mondo".
E comunque anche in questi paesi l' elettricità potrebbe essere troppo costosa.
E poi capiamoci, se si parla di fare qualcosa per i paesi meno sviluppati, senza portare la tecnologia coontinuiamo a dargli del pesce senza insegnargli a pascare.
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Messaggioda RadomE » ven nov 18, 2005 1:30 am

Appunto io intendo dire che sarebbe meglio insegnargli a pescare piuttosto che dargli un pc a manovella di cui probabilmente non sanno che farsene.

A parte il fatto che in india sono più avanti di noi per quanto riguarda la programmazione :wow:
Si ricordano le idee ma non gli uomini, gli uomini muoiono le idee sono eterne. Ho visto gente uccidere in nome delle idee, li ho visti morire per difenderle. Ma non si pu? abbracciare un'idea, non la si pu? baciare. Le idee non sanguinano, non provano dolore. Le idee non amano.
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Messaggioda GatO » ven nov 18, 2005 1:39 am

RadomE ha scritto:@gato: ma perchè devi rovinare ogni post a cui rispondi?


Saranno le risposte altezzose di certa altra gente che rovinano i miei post e non viceversa
Ma cribbio è tanto difficile, ci vuole una laurea forse, per capire che questa gente non sa neppure cosa sia il "computer" in se. Facilmente queste persone non hanno neppure un'istruzione di base ma si pretende di spiegargli cosa sono le shell, le opzioni, le pipe e tante altre "squisitezze". Quasi sicuramente comprendono e parlano (leggere ? boh!) solo il dialetto locale, niente inglese: spieghiamogli ora che "cp" suona familiarmente a "copy" e così per quasi tutti i comandi di bash e se hanno un dubbio su un procedimento da seguire (domanda facile: c'è a portata di shell, non internet e guide varie una guida dove non si parte dal comando o da una stringa certa ma dal concetto di "voglio fare questo e non so da dove iniziare") gli si risponde molto semplicemente "usa man" "usa info" sfogliati 500 pagine di manuale (in inglese perchè queste persone sono tutte laureate ad oxford) ecc. ecc.
Purtroppo in linux non si può pensare di insegnare ad utilizzare solo le desktop perchè queste poggiano solo su tutto l'ambaradan, non ci si integrano come succede in altri sistemi e qualsiasi operazione seria richiede shell ed olio di gomito.

Tra l'altro mi vengono da fare delle domande a chi ha qualcosa da contestare (senza proporre delle idee costruttive): ma siete nati tutti imparati ? Tutti geni che capivate tutto al volo quasi l'aveste scritto voi linux ? Voi non avete mai avuto problemi, a voi la shell diceva tutto così come per magia, a voi non è mai mancato il tipo vicino che vi spiegava tutto per filo e per segno senza rispondere a mo di str.. "usa man" vero ? Voi l'inglese lo snocciolate meglio dell'italiano no ?
Forse prima di fare i professori dovreste mettervi nei panni di chi impara, capire qual'è il suo punto di partenza e basarvi su quello.

Vedrete... se c'è una cosa che queste persone impareranno della società occidentale sarà il gesto dell'ombrello verso il pinguino.

PS: ovviamente per "gente" e "persone" mi sto riferendo a quelle popolazioni del terzo mondo veramente povere e "bisognose" (considerando prima altre priorità) di ridurre il digital divide non certo a quelle facenti parti di nazioni avanzate quali sud africa perchè altrimenti in tal caso questo portatile sarà stato solo l'ennesima dannatissima commercialata spacciata per beneficenza (e tanto valeva a quel punto spedire i pc riciclati).
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Messaggioda ncc-1700 » ven nov 18, 2005 3:39 pm

@GatO

Si stava parlando di paesi in via di sviluppo, come appunto l'India, o almeno così ho sempre letto dell'idea di Negroponte, e ti ricordo che nei paesi in via di sviluppo come l'India, molte multinazionali stanno spostando il loro centro di sviluppo e supporto (pagano meno e lavorano molto di più), molti di loro (per esperienza) hanno uno o due dottorati altro che non sanno leggere. L'India non è solo Gange e elefanti per strada, ma anche avanzamento tecnologico e solo con atrezzi di questo genere si può favorire ancora di più l'avanzare della tecnologia anche in ambiti meno "abienti" in modo da evitare che ci sia un eccessivo digital divide.


Vero che prima di un portatile ci vorrebbe casa, mangiare, lavoro sicuro ed altro, ma ritengo che se non si inizia da qualche parte non si inizia mai, quindi per me tanto di cappello a Negroponte che ha messo sul piatto una proposta concreta, non i cantanti che più che predicare l'azzeramento del debito pubblico non fanno, tanto ai loro concerti (e sono molti) cè sempre sold out, mentre il Live xx ogni dieci anni!.
Molti studi (scomodi ovviamente) fanno emergere (con dati verificabili) come l'azzeramento del debito pubblico non sia affatto la soluzione al problema, ma anzi potrebbe fare più danni (ha fatto più danni) di quello che tenta di riparare; io sono perplesso, ma anche questa è una ipotesi che si sente in giro è che può essere verificata.

Ciao,
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Messaggioda Trix180 » ven nov 18, 2005 4:30 pm

RadomE ha scritto:Appunto io intendo dire che sarebbe meglio insegnargli a pescare piuttosto che dargli un pc a manovella di cui probabilmente non sanno che farsene.


ehm.... metafora...

A parte il fatto che in india sono più avanti di noi per quanto riguarda la programmazione :wow:


solo chi puo permetterselo.
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Messaggioda GatO » ven nov 18, 2005 7:16 pm

ncc-1700 ha scritto:@GatO

Si stava parlando di paesi in via di sviluppo, come appunto l'India, o almeno così ho sempre letto dell'idea di Negroponte, e ti ricordo che nei paesi in via di sviluppo come l'India, molte multinazionali stanno spostando il loro centro di sviluppo e supporto (pagano meno e lavorano molto di più), molti di loro (per esperienza) hanno uno o due dottorati altro che non sanno leggere. L'India non è solo Gange e elefanti per strada, ma anche avanzamento tecnologico e solo con atrezzi di questo genere si può favorire ancora di più l'avanzare della tecnologia anche in ambiti meno "abienti" in modo da evitare che ci sia un eccessivo digital divide.

ncc-1700


Sinceramente vedo difficile quei tratti di terzo mondo bisognosi di questa cosa. A portare l'istruzione dove c'è già non ci vuole chissà quale genio senza contare che questi punti sono tra i pochi dotati già di corrente elettrica. Ero convinto che finalmente mettevano qualcosa su in paesi come Angola, Burkina Faso, Liberia, centro africa in genere ecc. invece è solo l'ennesima occasione per potenziare mercati dove le nostre multinazionali dell'informatica sono già ben piantate facendole a loro volta guadagnare ancora di più.
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Messaggioda samo79 » ven nov 18, 2005 7:47 pm

L'iniziativa sarebbe anche lodevole ma le priorità mi sembrano decisamente altre ...
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Messaggioda RadomE » ven nov 18, 2005 7:49 pm

Trix180 ha scritto:ehm.... metafora...


Avevo capito, ti ho risposto con la stessa metafora :ride:
Trix180 ha scritto:
A parte il fatto che in india sono più avanti di noi per quanto riguarda la programmazione :wow:


solo chi puo permetterselo.


Si ok ma agli altri non so se può interessare...

Quoto samo.
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Messaggioda riko » sab nov 19, 2005 12:03 am

Risposta a Gato:
Premetto che ho la pazienza a 0 e che non ti permetterò di trasformare anche questo thread nell'ennesima crociata anti-linux. Se manterrai i toni pacati però non ho *nulla* da obiettare. Questo è solo un avvertimento.

Rispondendo alle tue domande. No, non sono nato imparato. Mi sono spaccato la schiena su un Digital Unix da quando ho circa 14 anni.

Riguardo all'inglese, su documenti tecnici lo capisco senza dubbio meglio dell'italiano. Trovo molte traduzioni abbastanza balorde da darmi più pensieri che facilitazioni. Ovviamente ci sono le eccezioni, ma sono eccezioni.
D'altra parte nel mondo dell'informatica se non si legge l'inglese come l'italiano (parlarlo non è altrettanto importante se si lavora in italia) è fondamentale. Complessivamente è un investimento molto valido.
La semplice ragione è che non ci sono forze a sufficienza per tradurre tutto il materiale interessante in qualche modo. Le cose "introduttive" invece sono spesso tradotte. Hanno un pubblico maggiore e spesso hanno la precedenza (giustamente).
Pensa al gran lavoro che hanno fatto quelli di UbuntuLinux, per dire.

Riguardo a Linux, posso dirti che la mia ragazza usa da un anno una bella Ubuntu (che prima era una Debian) e che se le dico "apri il terminale" non sa nemmeno cosa voglio dire. La shell non la usa, non so neppure se sa che esiste.
Forse un paio di volte l'ha usata su mia istruzione, ma da quel punto di vista è molto comoda. Io le dico cosa scriverci, lei copia l'output e me lo manda via mail. In questo modo posso facilmente ottenere tutte le informaizioni che mi servono per risolvere un'eventuale problema, senza tediarla con domande tecniche cui non necessariamente sa la risposta.

Lo usa senza problemi e senza rimpianti. Non è un'informatica e non aspira a diventarlo.

Tornando al discorso IT, credo che sia cosa buona creare un portatile del genere. Ci possono essere posti dove un portatile fa comodo, ma l'elettricità non è disponibile facilmente.
-enrico
fibs = 0 : 1: [ a + b | (a, b) <- zip fibs (tail fibs) ]


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Messaggioda GatO » sab nov 19, 2005 12:34 am

Come al solito ti dimostri essere l'ennesimo linaro ottuso, classico, di chi confonde l'imparare le cose per lavoro o passione e quello che le invece le impara solo per comune utilità. Ma tanto che mi metto a spiegarle a te ste cose, non ci arrivi, punto e basta e lo dimostri ogni qualvolta si contesta qualcosa con uno spirito costruttivo. Il dogma dice che linux sta bene così com'è e non importa se è ostico, se i programmi nel 2005 hanno difficoltà a comunicare (chi ha notato problemi ci copia/incolla tra firefox e gimp ? Immagino nessuno perchè usare la shell per fare anche le cose più semplici è puro orgasmo al quale non si può rinunciare). Tutti a pretendere ed a stupirvi che linux non sfonda nel desktop ma appena qualcuno ha delle idee per uscire dal tunnel tutti a crocifiggere l'infedele ed avanti così.

Dici che la tua ragazza non usa mai il terminale. Ti chiedo: la tua ragazza senza qualcuno vicino saprebbe installare/rimuovere un nuovo programma ? Saprebbe aggiornarlo ? E se qualcosa non funzionasse ? Saprebbe uscire dal problema o dovrebbe chiedere aiuto ? Insomma con una desktop in linux qual'è il massimo livello che si può sperare di ottenere ? Una segretaria ignorante da mezz'ora di studio con winz che sa clichettare al massimo fino a Word?

Ci sono cose, nel 2005, che in ambito informatico non andrebbero neppure più spiegate in quanto esiste un concetto di accessibilità tale che perfino una scimmia è in grado di gestire in 5 minuti ma queste cose linux le scoprirà forse tra 10 anni o forse mai perchè manca la mentalità evoluta di capire cosa cerca l'utente normale e non di accettare quell oche passa il convento (e se non sta bene modifica i sorgenti come fosse una cosa alla portata di tutti). Ti basta o vuoi un disegnino anche ?
GatO
 

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