clros ha scritto:Io mi chiedo cosa ne pensate voi dei...pannelli fotovoltaici.
Speravo che fossero il futuro, invece leggo che per ogni KWh prodotto cl fotovoltaico si immettono ben 60grammi di anidride carbonica nell'atmosfera (conto i 0,9 di un KWh prodotto col petrolio e i 0,4 - 0,6 del gas naturale)... (fonte: CNR letto sull'ultimo numero di Focus, ma già da tempo avevo sentito dire qualcosa di simile...)
Uhm, mi paiono dati mooolto diversi da quelli che ho io. Quel che e'
certo e' che i pannelli solari sono una soluzione parziale, ovvero
slegano dalle fonti non rinnovabili - e non e' solo un discorso di
mode, quando non ci sara' piu' petrolio, ci sara' ancora per qualche
milione di anni il sole, inquinamento o non inquinamento, non possiamo
pensare di rinunciare completamente all'energia elettrica, perche' il
passato non era un'eta' dell'oro (si pensi all'aspettativa di vita
aumentata).
Sono una soluzione parziale perche' effettivamente sono costosi (anche
in termini ambientali) da costruire. Mi pare che richiedano alla
rpoduzione una quantita' di energia pari a quella che produrranno nei
primi 5-10 anni. Ma la loro vita media e' 20 anni, ed e' li che sta il
vantaggio anche ambientale. Producono CO2 anche durante la loro vita,
ma in quantita' pari a circa il 20%, a parita' di energia fornita, del
termoelettrico. Ma non producono altri inquinanti (polveri sottili e
simili). Infine, i pannelli contengono inquinanti (perche' e' vero si
che il componente base e' il silicio, cioe' "sabbia", ma per farne dei
fotodiodi bisogna drogarlo con arsenico e fluoro o simili).
Certo che se è così (i pannelli sono dispendiosi da produrre e alla fine è difficile smaltirli)...nn vedo quali altre alternative esistano...dopo il petrolio nn ci sarà nulla...nn so, la vedo nera per l'umanità...
Ovviamente la prima cosa e' la produzione di case ecocompatibili,
costano di piu' oggi, ma si ripagano in una decina d'anni con risparmi
pazzeschi. Uso delle sonde geotermiche per il riscaldamento ovunque
possibile. Uso anche del fotovoltaico a livello "casalingo".
Per la produzione di energia elettrica, un sistema pulito sarebbe
l'eolico, che pero' cozza con il fatto che l'Italia e' tra i paesi
piu' densamente popolati, il che lascia poco spazio. E un altro
problema: dove non impatterebbero, non c'e' vento a sufficienza (vedi
pianura padana, dove quando c'e' un po' di brezza a spostare la nebbia
o la foschia estiva festeggiamo...), dove c'e' vento sono terreni su
cui e' difficile mettere i "mulini", e talvolta controproducente per
il turismo...
Resta la fusione a freddo, che non e' cosa di domani, ma con ogni
probabilita' nel medio periodo ci salvera'. Peccato che per vari
motivi l'Italia, che era all'avanguardia pochi anni fa, abbia deciso
di non investirci piu' molto...
Saluti,
Andrea