Che assurdità
Roma - La notizia è piombata venerdì a Redmond, nel quartier generale di Microsoft, ed ora il suo impatto va estenendosi alle comunità dedite allo sviluppo del web: l'Ufficio dei brevetti americano, lo USPTO, ha infatti dichiarato la validità di un brevetto gestito in esclusiva da Eolas Technologies per conto dell'Università della California. E la questione potrebbe avere un impatto dirompente sul mondo dei browser e, a cascata, sull'intera rete.
Per comprenderne la portata è sufficiente dare un occhio al testo del brevetto, il 5,838,906, descritto come metodo distribuito ipermediale per richiamare automaticamente applicazioni esterne fornendo interazione e presentazione di oggetti embedded all'interno di un documento ipermediale. Per farla breve si tratta di un brevetto che copre una parte consistente delle tecnologie web, da moltissimi plug-in a sistemi di web servicing e via dicendo.