ikir
-TURRICAN- ha scritto:p.s..MDI ti ho chiesto scusa per cio' che ti ho detto in mp...:
Scuse accettate. Bacino.

-TURRICAN- ha scritto:MDI...mi parli ancora un po' della macchina del tempo..sembrava interessante
Dal "diario di bordo di MDI":
I viaggi temporali, tecnicamente possibili, rappresentano una delle piu' difficoltose e affascinanti (nonche' costose) "sfide cererbrali" raccolte
dalla scienza quantica.
Piu' che di "macchine del tempo", pero', sarebbe opportuno disquisire su come si struttura uno spostamento "cronologico": questo perche',
nel pensiero collettivo (che coinvolge -purtroppo- anche menti brillanti) la visione della crononave e' ancora fortemente legata alla figura del
"bidone" metallico grigio-deprimente tanto caro a certa letteratura fantascientifica (H.G.Welles in primis). Una "sporcatura" mentale, ahime',
che spinge molti ricarcatori a sostenere che viaggiatore e mezzo si debbano PER FORZA spostare assieme attraverso il continuum
spazio-temporale (se ne hai la possibilita', recuperate in videoteca l'interessante "L'uomo che visse nel futuro"-1960 - regia e produzione di
George Pal). Ne consegue che, secondo una teoria asfittica, se a tutt'oggi nessun crono-traveller e' mai giunto nel (nostro) presente, la
realizzazione di un cabinato temporale e' ancora ampiamente "futuribile".
E perche' mai? Ipoteticamente, le crononavi (come anche molte pellicole di fantascienza insegnano) potrebbero fungere semplicemente da
"molla di partenza": a "spostarsi" e' solo il viaggiatore (Terminator), il quale, quindi, sarebbe in grado di affacciarsi nel passato (e nel futuro)
senza dare nell'occhio.
Oltretutto, anche lo stesso veicolo potrebbe essere facilmente camuffabile: se avesse la grandezza, il peso e le dimensioni di una carta di
credito o di un orologio (tanto per rimanere in tema...) questo presente potrebbe essere gia', da tempo, meta di curiosissimi crono-turisti.
Digressioni a parte (perdonate la logorrea), secondo la teoria della relativita' generale, le "tane di verme" (semplificando, si potrebbero
descrivere come dei tunnel temporali), permetterebbero, ipoteticamente, di congiungere parti diverse dello stesso Universo dando origine ad
un corto-circuito spazio-temporale. Come esempio chiarificatore, si pensi ad un soggetto bidimensionale che vive sulla superficie di una
sfera (un pianeta?): scoprendo che e' possibile collegare due punti diversi della superficie scavando un tunnel rettilineo all'interno della sfera
stessa, ne minimizzerebbe (e di parecchio) il percorso. Le tane di verme, quindi, avrebbero una funzione pressoche' analoga: si entra da una
"estremita'", si percorre il tunnel, si giunge all'uscita, si torna velocemente indietro e si scopre che si e' pervenuti al punto di partenza prima
ancora di essere partiti. Ergo, il tempo, per il viaggiatore, non e' MAI trascorso (ne consegue, percio', che le autostrade temporali -ammesso
che quest'ipotesi sia dimostrabile- sono sempre esistite).
Descrizioni di altre teorie (quantificabili e non) sui viaggi nel tempo le lascio agli altri "iniziati" (Moly?).