(psp recensione) star ocean the second evolution

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(psp recensione) star ocean the second evolution

Messaggioda darkmanor » sab mag 21, 2011 1:30 pm

Star ocean the second evolution

Un altro “grande” ritorno

E così, dopo aver giocato allo splendido terzo episodio di questa saga su Ps2, mi ritrovo tra le mani niente di meno che il secondo episodio, trattasi di un revival nell’edizione indirizzata per Psp, difatti già per questa console è uscito il primo episodio e dopo poco tempo è uscito pure questo seguito.
Trattasi di un Rpg abbastanza particolare, nella struttura di gioco dovremo esplorare dei livelli in cui l’obbiettivo sarà puntualmente quello di trovare l’uscita, in modo tale da poter continuare la trama infinita di questo titolo.
Nei combattimenti invece avremo a disposizione una struttura assai action, dove controllando uno dei quattro personaggi presenti nel nostro gruppo, dovremo combattere i mostri che incontreremo all’interno di questo gioco.
Ma ne valeva davvero la pena rispolverare questo titolo e disporlo nei negozi come se fosse un titolo di nuova generazione? E secondo voi, vale la pena recensire un titolo che si prenderà una media di 4 in pagella?
Già, il titolo è vetusto ed assolutamente non al passo coi tempi nonostante gli svariati ritocchi che ha subito.
Dal punto di vista grafico, c’è da dire che il motore tridimensionale è quasi del tutto assente, tranne che nei combattimenti, nell’esplorazione ci avventureremo in delle classiche schermate statiche, ovvero dei fondali bidimensionali splendidamente disegnati e colorati, ma di difficile comprensione, ci capiterà spesso di non capire dove dovremo locarci per proseguire …
Gli sprite bidimensionali sono carini, ma grezzi e poco colorati, per non parlare delle tremende animazioni.
Fu uno degli ultimi titoli della Enix, ai suoi tempi poteva pure riscuotere un certo successo, ma al momento attuale è ridicolo propinarci una roba simile, ma procediamo con ordine, nella scheda tecnica vi parlerò per bene dei difetti e dei pregi di questo gioco.
Un mondo all’interno di un mondo, più o meno è questa la realtà del mondo di star ocean, c’è una popolazione molto evoluta tecnologicamente, al punto tale da aver creato un reality show all’interno della rete informatica, ovvero un mondo fittizio con dei personaggi digitali dotati di un’incredibile personalità che fanno figli, che costruiscono case, tutto funziona come se fosse un mondo reale, al punto tale che le persone presenti in questo gioco sembrino vive.
In ogni episodio di Star Ocean i due popoli entrano in contatto ed interagiscono allo stesso modo, la differenza sostanziale è che all’interno del mondo virtuale la gente che lo abita è molto più indietro tecnologicamente rispetto ai creatori di questo gioco.
Per renderlo più avventuroso, hanno donato a questo mondo anche un’ambientazione fantasy, piena di mostri e di creature fantastiche che arricchiscono di parecchio la storia.

La trama

Tenendo il controllo di uno dei due protagonisti che potremo scegliere all’inizio del gioco, vivremo una storia che parte all’interno del mondo virtuale, i due personaggi sono Claude e Rena, il primo proviene in realtà dal mondo vero ed è finito in quello virtuale per errore, quindi comincia la sua odissea per trovare il modo di ritornare a casa, mentre Rena ha dei poteri molto particolari ed è orfana, fu adottata da piccola da una brava donna, la tizia in questione è un abitante del mondo virtuale e dopo essere stata salvata da Claude quando stava per essere assalita da un orrendo mostro, si unisce a lui nel viaggio con lo scopo di scoprire le sue origini, ritrovare i suoi genitori e scoprire la fonte dei suoi poteri curativi.
Gli imprevisti saranno all’ordine del giorno, incontreremo tantissimi personaggi, alcuni dei quali si uniranno nella nostra lotta.
Da notare che dopo diverse ore di gioco esploreremo una città che viene distrutta da un terremoto e che viene poi investita da uno tsunami …

Le esplorazioni

Allora, i livelli sono costituiti da delle schermate statiche, dei fondali disegnati e colorati talmente bene da sembrare veri, ma molto probabilmente, da sempre utilizzando questo tipo di motore grafico, si utilizza l’arte della fotografia.
Sia i livelli di gioco che le città sono stati realizzati con questa metodologia, nei dungeon che sono costituiti essenzialmente da foreste o caverne, non conoscendoli, dovremo vagare praticamente senza una meta, con l’unico scopo di esplorare totalmente il luogo, potremo raccogliere degli oggetti posizionati negli appositi scrigni rossi, affronteremo scontri erranti e dovremo cercare il boss, l’ultimo nemico sarà la chiave per procedere negli eventi successivi ed abbandonare il livello per proseguire in un altro livello.
Negli intervalli potremo esplorare le città, piene zeppe di persone con cui interagire, principalmente potremo dialogare raccogliendo così informazioni utili per proseguire o conoscere meglio le regole di gioco.
Infine c’è l’esplorazione esterna, per arrivare da una città ad un dungeon dovremo passare per le strade delle contee, qui i programmatori hanno utilizzato un comodo motore grafico tridimensionale, a dire il vero tutt’altro che eccezionale in fatto di qualità, ma serve al suo scopo.
Negli ambienti esterni potremo utilizzare un radar posizionato in basso a destra sullo schermo dove saranno visualizzati la nostra posizione, le posizioni dei luoghi da esplorare e le strade per arrivarci.
Nelle città potremo fare vari acquisti con i soldi acquisiti durante i combattimenti.

I negozi

Come è consono per ogni gioco di ruolo nei negozi troveremo tutto l’arsenale che ci serve per affrontare questa avventura, si fa dalle pozioni cura ferite, alle protezioni costituite essenzialmente da armature, alle armi utili nel combattere e rendere più letali per i nemici i nostri personaggi.
Potremo acquisire le utili abilità speciali, queste si sviluppano essenzialmente …

Le abilità

… combattendo, uccidendo i mostri che affronteremo, non solo acquisiremo gli utili punti esperienza che ci permetteranno di fare elevare di livello i protagonisti, ma anche degli utili punti skill che potremo utilizzare per fare acquisire abilità ai nostri personaggi e potenziarle.
Acquisire le skill ci permetterà di usufruire di abilità speciali, molte di queste serviranno a potenziare i personaggi, altri invece ci permetteranno di sviluppare delle capacità molto particolari, mentre altre ancora saranno degli attacchi che potremo utilizzare in battaglia.

I combattimenti

Sicuramente è il punto di forza di questo titolo, l’unica parte che vale veramente la pena di essere scoperta, ma chi avrà giocato al terzo episodio, troverà ridicolo il sistema del prequel, comunque, andiamo avanti …
Girando per i livelli affronteremo i classici scontri erranti, cammineremo totalmente soli, i mostri non saranno visibili anche se per quanti ne affronteremo i livelli dovrebbero esserne imbottiti, ma è un metodo di programmazione fin troppo classico, usato su migliaia di titoli similari e quindi criticando questo titolo criticherei l’intero settore e non credo proprio che sia il caso …
Allora, la schermata di esplorazione bidimensionale scomparirà per venire sostituita da quella di lotta, questa utilizza invero un motore grafico tridimensionale, mentre gli sprite dei nostri personaggi e quelli dei nemici resteranno bidimensionali, un miscuglio che in questa occasione si è amalgamato assai male …
Potremo portare in battaglia fino ad un numero massimo di 4 personaggi, le lotte si svolgeranno in tempo reale e potremo controllare solo un personaggio alla volta, questo vorrà dire che i nostri alleati ed i nemici saranno controllati dall’intelligenza artificiale della Playstation portable che farà il suo egregio dovere.
Potremo cambiare il personaggio che controlliamo con uno dei nostri alleati in un qualunque momento, potremo attaccare, utilizzare abilità ed incantesimi e muoverci nell’aria di gioco liberamente.
Per rendere tutto più semplice potremo assegnare ai pulsanti dorsali le tecniche più potenti dei personaggi, in maniera tale da poter essere eseguite in ogni momento senza il bisogno di accedere a degli scomodi menù.
Ai personaggi controllati dal computer potremo impartire degli ordini di strategia di base, ad esempio potremo decidere che usino solo tecniche difensive o oppure che attacchino allo sbaraglio, è chiaro che se i personaggi li controllassimo noi saremmo solo noi a decidere sul come usarli.

Scheda tecnica

Non ci siamo proprio, partiamo dalla grafica, i fondali statici fanno parte di un lontanissimo passato che nessuno aveva voglia di riscoprire, oltretutto generalmente sono male realizzati ed è persino difficile interagirci a causa di questo, molto spesso delle strade da seguire non sarebbero visibili come avrebbero dovuto.
Gli sprite dei personaggi sono carini, ma grezzi ed animati davvero male, colorati con un numero di colori davvero esiguo, per non parlare degli scenari tridimensionali che definire pietosi è un complimento.
Ed il sonoro? Le musiche sono scialbe ed inutili, composizioni ed arrangiamenti che lasciano davvero a desiderare e non contribuiscono a migliorare la situazione globale di questo titolo.
La giocabilità non è malaccio, esplorare i livelli e combattere non è una brutta esperienza, ma rispetto ai titoli attuali il mercato ha da offrire titoli immensamente migliori.
La storia è inutile, una trama scontata, banale e pallosa, dei personaggi inutili che già ci sarebbero antipatici per la pessima caratterizzazione grafica, mamma mia, sono spietato … ma non è proprio il caso di andarci leggeri.
La longevità è garantita da tutto questo insieme di elementi che fanno diventare questo gioco un bel pacco da evitare accuratamente di comprare.
Un revival? No, un’emerita schifezza!
Già mi viene da ridere pensando a quando mi procurerò il primo episodio …

Grafica 4
Sonoro 4.5
Giocabilità 5.5
Longevità 5.2
Globale 4.7
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