samo79 ha scritto:Poi hai la benchè minima idea di cosa siano 15 euro per un cittadino medio Lituano ? Hai poi i dati di accesso relativi alla diffusione della stessa ?
Solo 15 euro x 100 megabit sono sempre quello che sono alla faccia nostra di italioti.
Se questo fosse un paese serio avremmo la stessa banda a 5 euro.
So per certo che ci sono zone in Africa (Tanzania e Marocco) dove la connessione è pressochè gratuita, ma solo in determinati luoghi, sarebbe carino sapere quante persone siano dotate di un computer ed un modem per accedervi
Che c'entra? Fammi il piacere, vai in Tanzania col portatile e l'antennina satellitare e collegati da lì e facci sapere se navighi bene.
E poi anche se vai a Villa Borghese e a Villa Dora Pamphilii a Roma c'è il WiFi gratuito offerto dal Comune...
Anche a San Giorgio a Cremano vicino Napoli c'è il WiFi gratuito con gli Hot Spot messi a disposizione del comune...
Però lì devi avere la Carta di identità Elettronica, o la Carta Servizi Nazionale (che si chiede al Ministero degli Interni o della Sanità, non ricordo) e devi mettere vicino al computer un costoso lettore per queste schede particolari tipo carta di credito e costa dai 60 ai 200 (?) euro in versione esterna per portatili.
Ma stiamo scherzando? 200 euro anche se una-tantum?
Bene Comune di Roma e beffa per il Comune di San Giorgio a Cremano.
Rimane il fatto che al di là della Scandinavia dove ora si pensa all'internet minimo gratuito da 1 megabit al secondo, come DIRITTO ACQUISITO del cittadino, in un paese a 4 passi da noi, in Europa, ex repubblica socialista, hanno prezzi più bassi che da noi, per un collegamento dieci volte maggiore che nel "Belpaese", e questo vuol dire che come nazione già hanno una visione che Internet li può aiutare ad uscire dal ghetto in cui si trovano e aiutarli a progredire, mentre qui in Italia siamo schiavi del caporalato delle ditte di provider magna magna, e stiamo lentamente decadendo...
Non c'è niente da fare.
Qua esiste solo il paradigma che l'utente è una vacca grassa da spremere, ma spremi spremi, fra assicurazioni, telefonia, benzina, banche e governo, rincari sull'acqua e sui generi di prima necessità come pane e latte, presto vedremo quanto rimarrà da spremere...
Non vi preoccupate... Aspettiamo...
ma non siamo messi cosi male, si dovrebbe pagar meno e avere una miglior copertura questo si ...
Non stiamo messi così male?
Qui in Italia le ditte di telefonia si sono rifiutate nel 2000 di finire il cablaggio ottico dell'Italia perché costava troppo chiedendo contributi governativi...
In USA che è un paese 10 volte 20 volte l'Italia, le ditte di telefonia hanno cablato gli interi USA a spese loro, ben sapendo che poi fra abbonamenti e servizi aggiuntivi, specie alle aziende, pian piano tutti gli investimenti si sarebbero ripagati da soli, come ad esempio l'affitto alle Major televisive del cavo per usarlo per la Broadband Cable TV, col risultato che anche l'ultimo contadino della provincia americana, se voleva la TV via cavo nel suo paesello sperduto, gli stendevano il cavo GRATIS fino nella fattoria.
Qui in Italia ci sono paesi a mezza costa in collina, neanche avessi detto ad alta quota in montagna, ma a partire dai 300 metri di altitudine e mica tanto lontani dai capiluogo di provincia, che ancora gli utenti stanno lottando con l'analogico a 56K.
Un quinto della popolazione Italiana non ha accesso ad internet veloce, e quindi circa 11 milioni di persone...
Un altro quinto (altri 11 milioni e rotti) deve accontentarsi al massimo dell'ISDN o navigare col telefonino in GPRS (neanche a parlarne delle antenne HDSPA/HDSUPA che avrebbero dovuto riempire il territorio nazionale), e, a parte il fatto che una connessione col telefonino la consiglio proprio, visto che fanno pagare caro e amaro anche per un trasferimento dati ridicolo secondo gli standard odierni di neanche 500Kilobyte di soglia nell'arco delle 24 ore (500KB al giorno), mi spiegate perché non hanno mai investito per il WiFi? Che aspettano?
La Tanzania sta qui, altro che in Africa!
