Ricerca:Assurda e superflua! La pecora siamo noi!

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Messaggioda riko » mer giu 25, 2008 9:06 am

AmigaCori ha scritto:Boh...adesso sono tutti scienziati....


Visto che bello? Fra lauree per corrispondenza e alberto angela...
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Messaggioda clros » mer giu 25, 2008 9:34 am

riko ha scritto:
AmigaCori ha scritto:Boh...adesso sono tutti scienziati....


Visto che bello? Fra lauree per corrispondenza e alberto angela...


Io ci metterei anche l'abbassamento dei livelli minimi nelle superiori e la diffusione di "cult" come il "grande fratello" e la De Filippi...

Anche Alberto Angela come Giacobbo? :ahah:

Ma no, dai... magari semplifica un pò troppo(esigneze di divulgazione alle "masse"), ma sembra (molto) più serio!

@MacGyverPPC:
sinceramente...nn me la sento affatto di smentire AmigaCori e Riko:nn si può dire a priori se una ricerca è inutile o no.
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Messaggioda Allanon » mer giu 25, 2008 10:48 am

Molto probabilmente le mie osservazioni nascono dal fatto che questi studi (genetici) mi fanno un po' paura, il gatto fosforescente già me lo vedo tra dieci anni come super-gatto da guerra, perchè ricordiamoci che i fondi più sostanziosi per la ricerca sono spesso destinati a studi militari: che questo sia un bene o un male non saprei dirlo, spesso l'umanità a beneficiato di scoperte effettuate in questo settore, certo però dovremmo mettere nel conto anche il costo, e non parlo solo di costo in denaro.

Per tornare in topic io considero le pecore colorate come un'aberrazione della natura, al pari di un pollo con tre coscie o di un cane con le branchie: ovviamente è solo una considerazione personale senza voler imporre niente a nessuno.
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Messaggioda clros » mer giu 25, 2008 11:02 am

Allanon ha scritto:
Per tornare in topic io considero le pecore colorate come un'aberrazione della natura, al pari di un pollo con tre coscie o di un cane con le branchie: ovviamente è solo una considerazione personale senza voler imporre niente a nessuno.
:felice:


Scusa se insisto (ripeto: magari nn o capito bene io) ma qui nn si tratta di alterazioni genetiche "pesanti" ma solo di "naturali" incroci con razze differenti di pecore...
Insomma è come se io nn potessi accoppiarmi con una persona (donna) dalla pelle scura...sarebbe contro natura?
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Messaggioda Allanon » mer giu 25, 2008 11:49 am

No, non sarebbe contro natura!
Per rimanere nel tuo esempio, sarebbe invece contro natura se un istituto facesse accoppiare delle persone e selezionasse i figli per poi farli riprodurre sistematicamente fino ad arrivare ad un individuo con la pelle verde: tutto questo in laboratorio, completamente al di fuori di un ambiente naturale, magari con fecondazione artificiale, ovuli clonati e chissà poi cosa.
Forse alla fine porterà anche a qualcosa di buono, non lo so, ma non penso possa definirsi un processo naturale.
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Messaggioda clros » mer giu 25, 2008 12:35 pm

Quindi devo intendere che le rose che ho in giardino sono "cose" contronatura e che le "ricerche" fatte per "crearle" (selezionarle) sono inutili.
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Messaggioda Allanon » mer giu 25, 2008 1:31 pm

Boh, ognuno qua la vede come vuole, possono esserci migliaia di punti di vista, tutti giusti o tutti sbagliati, ho solo espresso il mio pensiero.
Dovresti essere d'accordo però che selezionare/incrociare/inseminare/clonare non sono decisamente processi naturali, a prescindere dai risultati.
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Messaggioda riko » mer giu 25, 2008 1:37 pm

clros ha scritto:Io ci metterei anche l'abbassamento dei livelli minimi nelle superiori e la diffusione di "cult" come il "grande fratello" e la De Filippi...


Si, certamente la diffusione di spettacoli cretini peggiora la cosa. Tuttavia mi verrebbe da dire che un non cretino non dovrebbe essere punto affascinato da spettacoli cretini. Al che penso che il problema sia in qualche modo "a monte".

L'abbassamento dei livelli minimi nelle superiori (come nelle medie prima e all'università poi) è certamente un problema. Ma è IMHO un problema di ordine diverso: mi spiego, è vero che la massa prende diplomi e lauree che non meritano, ma una volta quelle persone non avrebbero nemmeno iniziato quel corso di studi e di fatto non avrebbero avuto maggiore esposizione alla cultura "a prescindere". Questa *ovviamente* non è una giustificazione del tragico lassismo dell'istruzione italiana. Dico solo che IMHO non è che il fatto che il liceale medio di oggi sia più cretino del liceale medio di quarant'anni fa abbia un impatto: buona parte dei liceali di oggi quarant'anni fa *non* sarebbero stati liceali. Quello dell'istruzione è un problema "a parte".


Il problema dell'istruzione italiana è che da una formazione *sempre* e *comunque* di tipo umanistico e spesso di un umanesimo becero e cretino. Leggevo Odifreddi a riguardo, molto interessante (ovviamente lui non usa i termini "becero e cretino").

Quando tu hai menti formate in un certo modo, che non capiscono il metodo e il principio scientifico, le lasci in preda ai arruffapopolo e ciarlatani di ogni tipo, come per esempio Giacobbo. Che IMHO non è nemmeno in malafede, è semplicemente subnormale.

E ci vorrebbe così poco... hai mai letto Galileo? Io si. Ho raramente letto una prosa più elegante, misurata e ricca allo stesso tempo. Meriterebbe di essere studiato come uno dei più grandi scrittori della letteratura italiana, anche se invece che inventare tragiche storie spaccamarroni (Manzoni anyone?) scriveva di scienza. Eppure non viene nemmeno preso in considerazione.

Dopo tutto è solo uno degli scienziati (italiani per giunta) che ha avuto maggior peso nella storia del mondo e che incidentalmente ha scritto degli splendidi libri. Via, meglio il Parini!

E così via. Se guardi bene, McGyverPPC dimostra completa incapacità nel distinguere discorsi qualitativi da discorsi quantitativi, allo stesso modo mostra completa inconsapevolezza del metodo scientifico. Queste due cose, messe insieme, sono pericolosissime (e non sono proprie di lui solo, ben inteso).

In questo substrato si inserisce la divulgazione italiana. Ovviamente se devi divulgare a qualcuno che non ha un minimo di struttura scientifica, devi in qualche modo ricondurre tutto ad umanesimo, perdi la valutazione quantitativa e ti metti a trattare tutto in modo "qualitativo" e speculativo.

Di fatto però (proprio per l'incapacità di valutazioni quantitative) i soggetti non si rendono conto che stanno trattando problemi complessi a livello di favoletta, anzi, si sentono gratificato da comprendere (le favolette) e pensano di potere dare valutazioni (qualitative) a riguardo.

Peccato che sommando questi tre errori si ingigantisca l'errore complessivo. E di fatto non si può scrivere molto che abbia parvenza di serietà se non in modo completamente casuale.

Anche Alberto Angela come Giacobbo? :ahah:

Ma no, dai... magari semplifica un pò troppo(esigneze di divulgazione alle "masse"), ma sembra (molto) più serio!


Alberto Angela è infinitamente più serio di Giacobbo. Questo non è in discussione.

Vorrei però fare notare una cosa: Piero *non* ha avuto nessuna formazione di tipo scientifico (e non sono a conoscenza nemmeno della sua formazione in generale). E' stato tuttavia una persona che ha fatto della divulgazione una sua missione. Lui è sempre stato un "moderatore", non uno "scienziato": presentava documentari di eccellente fattura (tipicamente della BBC) e integrava con cose aggiuntive per rendere il tutto più comprensibile.

In questo modo è riuscito a portare al pubblico molte cose interessanti e in modo pure piuttosto comprensibile.

Oltretutto per dirti il tipo è uno dei promotori del CICAP.

Il figlio è invece sostanzialmente un paleo-antropologo. E fin qui nulla da dire. Peccato che continui a tirare a mano la *sua* specialità e tenda a trasformare programmi *scientifici* in programmi con un taglio molto più storico: ancora una volta qualitativo e non quantitativo. E complessamente meno "scientifico", per quanto di fatto sia proprio uno scienziato lui medesimo.


Insomma, è umano. Anche io se dovessi parlare di scienza in generale correrei il rischio di imporre la *mia* formazione al taglio dello spettacolo, cosa che ovviamente lo limita molto più di quello che faceva Piero, che invece era appunto un mediatore, non un "protagonista".
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Messaggioda riko » mer giu 25, 2008 1:51 pm

Allanon ha scritto:Dovresti essere d'accordo però che selezionare/incrociare/inseminare/clonare non sono decisamente processi naturali, a prescindere dai risultati.


Guarda che la natura si evolve proprio in questo modo, semplicemente usando un modello su grande scala e disordinato.

La clonazione poi non ha nulla a che vedere con selezione, incroci e inseminazione.
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Messaggioda Allanon » mer giu 25, 2008 3:36 pm

Che la natura si comporti in questo modo è fuori discussione, ma nel suo contesto.
Quando l'uomo interviene per cercare di far emergere determinate caratteristiche, sia manipolando la riproduzione, sia intervenendo sull'ambiente sarà pur sempre evoluzione, ma non direi proprio "naturale".

Probabilmente fra 10.000 anni sarebbero nati gatti fosforescenti spontaneamente, oppure no, e se fossero nati magari avrebbero avuto caratteristiche che li avrebbero fatti sviluppare ulteriormente, oppure si sarebbero estinti subito perchè questa caratteristica propria gli avrebbe impedito di cacciare: questa è evoluzione.
Mi sembra assai differente da quella forzata dall'uomo: accoppiamenti forzati, ambiente forzato, abitudini forzate...

Ho letto che le pecore "colorate" devono essere lasciate fuori all'aperto quando piove per ottenere lana di migliore qualità --> .
Io non sono uno di quelli che prende per oro colato tutto quello che legge ma non mi stupirei fosse vero.

Cio' che invece mi infastidisce è che viene passata una notizia del genere come se avessero creato una nuova console, con un taglio simpatico e non come una ricerca scientifica, e la gente commenta con:
Che figo! un gatto fosforescente! Lo voglio anch'io!
E allora parte il businness, altro che evoluzione.

Guarda cosa sta succedendo con gli OGM e le api, adesso cosa facciamo, modifichiamo le api geneticamente?
E' molto semplice rompere gli equilibri, è quasi impossibile ripristinarli, questo è sempre il mio modesto pensiero da ragioniere programmatore di 37 anni.
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Messaggioda clros » mer giu 25, 2008 5:07 pm

riko ha scritto:
clros ha scritto:Io ci metterei anche l'abbassamento dei livelli minimi nelle superiori e la diffusione di "cult" come il "grande fratello" e la De Filippi...


Si, certamente la diffusione di spettacoli cretini peggiora la cosa. Tuttavia mi verrebbe da dire che un non cretino non dovrebbe essere punto affascinato da spettacoli cretini. Al che penso che il problema sia in qualche modo "a monte".


Uhmmm...dove esattamente?
Forse che...siamo tutti cretini? :sperduto:




[...]E così via. Se guardi bene, McGyverPPC dimostra completa incapacità nel distinguere discorsi qualitativi da discorsi quantitativi, allo stesso modo mostra completa inconsapevolezza del metodo scientifico. Queste due cose, messe insieme, sono pericolosissime (e non sono proprie di lui solo, ben inteso).


Questo a dire il vero lo faccio anche io.
Ma, stavo pensando che il problema, almeno per quanto mi riguarda, è proprio quello di nn avere avuto una cultura "liceale".
Ho frequentato l'ITIS in elettrotecnica alle superiori e, anche se gli ITIS nn sono a livello dei Professionali (dove bisogna solo saper "eseguire" senza approfondire bene cosa si sta realmente facendo e perchè lo si sta facendo in quella determinata maniera), la cultura di tipo umanistica è pesso trascurata sia dagli studenti sia dagli stessi insegnanti che danno maggiore importanza alle materie di indirizzo.

Conseguenza di questo fatto è che gli studenti dell'ITIS, pur sapendo progettare che so, una cabina di trasformazione MT/BT o un sistema informativo, nn sono in grado di rendersi conto realmente degli aspetti che stanno dietro e di valutare quella che tu chiami "struttura scientifica", che , se ho capito bene, la intendi come l'insieme di teorie o di metodi che stanno alla base delle conoscenze umane e poi anche della tecnologia.

NN si spiegherebbe perchè almeno da noi al sud Italia, gli studenti dell'ITIS che si iscrivono all'Uni in materie tecnico/scientifiche, abbandonano quasi tutti al primo anno mentre i liceali che nn hanno una formazione tecnica vanno con fino in fondo con successo.
E' vero che il titolo di Perito Industriale è valido legalmente per l'esercizio della professione (e quindi verrebbe da pensare che vadano tutti a lavorare) ma è pure vero che da noi al sud i periti industriali nn sanno nemmeno cosa sono.
Invece notavo che quasi tutti i miei compagni delle superiori, hanno frequentato facoltà universitarie completamente diverse dall'indirizzo di studi superiore...per esempio, quasi tutti in giurisprudenza (ma dove li metteremo tt questi avvocati?) o Economia e commercio..

In questo substrato si inserisce la divulgazione italiana. Ovviamente se devi divulgare a qualcuno che non ha un minimo di struttura scientifica, devi in qualche modo ricondurre tutto ad umanesimo, perdi la valutazione quantitativa e ti metti a trattare tutto in modo "qualitativo" e speculativo.


Come saprai leggo Focus.
Lo definisco anche io un "giornaletto", (è estremamente superficiale e in moltissimi casi ti fa capire delle cose che nn sono vere) ma è l'unico mezzo che ho a basso costo per tenermi aggiornato su quello che succede nel mondo.
Certo, se leggo un articolo che mi interessa, provo a cercare dell'altra documentazione su internet (anche se nn è che spesso si trovi molto)

Ho chiesto più volte di corsi di ggiornamento universitari per gli insegnati ma mi è stato risposto che nn se ne organizzano da molto tempo e che cmq, erano tutti orientati ai metodi di insegnamento e nn ai contenuti.
Vabbè, che con gli studenti che ci ritroviamo (nn tutti, per fortuna) approfondire o impararenuovi contenuti nn è che sia utile.
Sta di fatto che per imparare alcuni argomenti che nn conoscevo, mi sono iscritto, pagando di tasca mia, ai singoli insegnamenti del PoliTo (es.:programmazione in ambienti distribuiti) ma anche in questo caso devo approfondire autonomamente (nn si parla di AJAX per esempio...)

Sono anche registrato ad ACM perchè mi serviva documentazione per le architetture parallele (TRIPS,DATAFLOW,ecc) per poi scoprire che per avere gli articoli bisogna pagare. :-(

Bhe, quello che voglio dirti è che la scienza a certi livelli nn è diffusa sia perchè pochi la capirebbero sia perchè IMHO, la divulgazione di articoli a un certo livello nn farebbe altro che aumentare l'ostilità della gente verso la scienza/tecnologia. (spero di sbagliarmi)

Per questo sono favorevole alla diffusione di programmi come Quark o a riviste come focus (anche se c'è di meglio); servono a diffondere il più possibile, notizie riguardanti il mondo scientifico/tecnologico.
Ultima modifica di clros il gio giu 26, 2008 9:10 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda MacGyverPPC » gio giu 26, 2008 1:17 am

Quto Allanon... perchè in buona parte ha capito il punto della situazione che ho voluto porre!
Comunque, io forse non sarò colto e non avrò studiato a tempo debito... fermandomi alle medie e non per mia scelta,purtroppo.
Ma le differenze e le cose superflue "oggi" ci sono e come,e non serve una cultura per accorgersi delle stupidità e della superficialità che c'è oggi se paragonata ai tempi che furono!
Solo la TV (come accennato da voi) rende già l'idea di quel che siamo,e qui punterei il dito proprio ai massmedia,che distorgono la realtà dei fatti e stanno facendo rincoglionire le ultime generazioni!
Una volta i programmi culturali "seri" andavano in onda in prima serata,con approfondimenti e spiegazioni,che persino un lobotizzato poteva capire!
Io sono curioso per natura,e fin da piccolo ero affascinato dalla scienza,elettronica,chimica o naturale che sia... e non ero l'unico!
Andate a vedere i teen ager di oggi che interessi hanno.
Cantare e fare la velina,anche se hanno i soldi che gli escono dalle orecchie e se hanno studiato!
Questo e quello che insegna la TV per un futuro costruttivo?
Andiamo bene allora :no:
Insegnassero cose più costruttive ad orari sensati,invece di fare a gara tra i vari canali,a chi fa il reality più cretino,rappresentato da cretini,che insegnano a fare i cretini!
Ce ne fosse uno che sull'isola sappia accendersi il fuoco o sappia raccogliersi l'acqua o andare a caccia.... già questo dimostra che se un personaggio del genere rimanesse da solo,fa prima ad ammazzarsi che soffrire il freddo o la fame!
Io dei reality me ne frego,ma a volte mi soffermo giusto sull'isola dei cretini a vedere se ce ne uno in grado di arrangiarsi... qualcuno sa difendersi un pochino,ma fino ad'oggi ha stravinto solo l'ignoranza! :ahah: :ahah: :no:
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Messaggioda riko » gio giu 26, 2008 9:47 am

Allanon ha scritto:Che la natura si comporti in questo modo è fuori discussione, ma nel suo contesto.
Quando l'uomo interviene per cercare di far emergere determinate caratteristiche, sia manipolando la riproduzione, sia intervenendo sull'ambiente sarà pur sempre evoluzione, ma non direi proprio "naturale".


Sono, in un modo o nell'altro *migliaia* di anni che lo facciamo. I cani che vedi oggi, sono quasi tutti selezionati, idem per quasi qualunque animale domenstico. Questo in maniera implicita o esplicita.

Le piante che mangi pure sono state selezionate. Sai perchè? Per rendere maggiormente: se così non fosse, ci sarebbero seri problemi di carestia.


Addirittura oggi ci troviamo di fronte al dilemma: meglio rischiare con gli OGM oppure meglio lasciare che in Africa continuino a crepare di fame? Mi piacerebbe avere le vostre stolide certezze, io purtroppo sono pieno di dubbi. Il rischio degli OGM c'è ed è concreto (mentre ribadisco, l'altro è solo un processo naturale). Ma anche le migliaia di persone che muoiono in Africa in ogni istante sono reali.
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Messaggioda riko » gio giu 26, 2008 10:19 am

clros ha scritto:Uhmmm...dove esattamente?
Forse che...siamo tutti cretini? :sperduto:


No: l'idea è che uno spettacolo cretino non dovrebbe attecchire. Questo mi fa pensare che la gente sia stata rincretinita pian piano. Per quanto sia semplicistica questa analisi.

Voglio dire, non tutti hanno la cultura e il tempo per svaghi più "elevati" (e già la scelta dei termini denota un forte snobismo da parte mia). Oltretutto ci sono situazioni talmente diversa da quella che riesco ad immaginare che *difficilmente* posso esprimere un giudizio elaborato.

Un'interessante esperienza è stata quella di Zapatero: tv pubblica con spettacoli culturali e fatti bene (e li il mercato televisivo è diverso dal nostro). Gli ascolti sono cresciuti.

> Questo a dire il vero lo faccio anche io.

Non mi è sembrato.

> Ma, stavo pensando che il problema, almeno per quanto mi riguarda, è
> proprio quello di nn avere avuto una cultura "liceale".

Eh, i licei di oggi, per quanto suoni stanca questa espressione, non sono più quelli di una volta. E ribadisco, i licei, non solo i liceali.

E comunque c'è il problema a monte in Italia che i licei scientifici sono tutto fuorchè scientifici. Si potrebbero definire "licei meno classici".

> Ho frequentato l'ITIS in elettrotecnica alle superiori e, anche se gli ITIS
> nn sono a livello dei Professionali (dove bisogna solo saper "eseguire"
> senza approfondire bene cosa si sta realmente facendo e perchè lo si
> sta facendo in quella determinata maniera), la cultura di tipo umanistica
> è pesso trascurata sia dagli studenti sia dagli stessi insegnanti che
> danno maggiore importanza alle materie di indirizzo.

Ho presente il fenomeno. Ho tanti amici che provengono da istituti tecnici. Fortunatamente la cultura umanistica è qualcosa che, per lo meno a livelli "base", si riesce ad assumere "per osmosi". Un po' in tv, molto leggendo per i fatti propri. Spesso basta una scintilla: apprezzare la storia, un filosofo, uno scrittore.

> Conseguenza di questo fatto è che gli studenti dell'ITIS, pur sapendo
> progettare che so, una cabina di trasformazione MT/BT o un sistema
> informativo, nn sono in grado di rendersi conto realmente degli aspetti
> che stanno dietro e di valutare quella che tu chiami "struttura
> scientifica", che , se ho capito bene, la intendi come l'insieme di teorie o
> di metodi che stanno alla base delle conoscenze umane e poi anche
> della tecnologia.

Capisco. Se è così, effettivamente è un problema. Il *metodo* scientifico, lo scetticismo fino a prova contraria e il dubbio *devono* essere parte della nostra cultura. Della cultura di tutti. Ci sarebbero meno preti e cialtroni in giro, se così fosse. E quelli che rimarrebbero, sarebbero necessariamente più bravi! :P

Il metodo scientifico, come modo per conoscere la realtà è IMHO qualcosa di formativamente importantissimo. Molto più dei singoli risultati cui ha portato, che possono essere le tre leggi che si vedono a fisica in un liceo (scandalo!) oppure il corso completo di elettronica che vi siete presi voi all'ITIS.

Questa come importanza formativa, eh. Poi nel concreto non entro sicuramente nei metodi di valutazione dei singoli corsi di studio. Ho sentito un sacco di gente della SISS parlare e mi risulta tutto misterioso. Non credo sarei in grado di insegnare qualcosa a dei ragazzini.

> NN si spiegherebbe perchè almeno da noi al sud Italia, gli studenti
> dell'ITIS che si iscrivono all'Uni in materie tecnico/scientifiche,
> abbandonano quasi tutti al primo anno mentre i liceali che nn hanno una
> formazione tecnica vanno con fino in fondo con successo.

Non è un fenomeno del Sud, se ti può consolare. Diciamo che anche da noi il tasso di mortalità fra non liceali è più elevato, assieme al tasso di "lauree molto lungo".

Noi siamo patologici, nel senso che dopo tutto la facoltà di informatica sta dentro il dipartimento di matematica (con una serie di implicazioni più o meno intuibili). Ma anche ad Ingegneria le cose non sono differenti.

Io credo, da quello che vedo, che il problema sia puramente di metodologia e di "non sapere studiare", che non vuole dire essere stupidi o ignoranti. Io non ho fatto l'ITIS e quindi non posso parlare, ma la mia impressione esterna è che le persone che escono in qualche modo non hanno un buon metodo per apprendere e sistematizzare nozioni di carattere teorico, cosa che invece si ha provenendo da un liceo (non a caso perfino a matematica gli studenti del classico non sono particolarmente penalizzati).

Questo è ovviamente parte della "formazione". Ma di fatto, per quanto l'università sia diventata scandalosamente facile anche lei, questo avviene sempre sulla base dello studio. Salvo rari geni naturali, gli esami non si passano non studiando.

Ci sono diversi esami di media complessità che possono addirittura essere passati con uno studio sostanzialmente mnemonico: un tipo di studio che, brutto dirlo, viene molto incentivato nei licei involontariamente. Questo rende ovviamente passare "relativamente facile", ma tuttavia presuppone mettersi li e stare svariate ore sui libri al giorno a buttare giù nozioni.


Fai anche conto che, gli studenti non hanno ben chiaro il numero di ore che ci si aspetta da loro *giornalmente* di studio. Ovviamente poi "quelli bravi" negano di studiare molto (e qualcuno magari non mente) e si creano i falsi miti.

> E' vero che il titolo di Perito Industriale è valido legalmente per
> l'esercizio della professione (e quindi verrebbe da pensare che vadano
> tutti a lavorare) ma è pure vero che da noi al sud i periti industriali nn
> sanno nemmeno cosa sono.

In che senso?

> Invece notavo che quasi tutti i miei compagni delle superiori, hanno
> frequentato facoltà universitarie completamente diverse dall'indirizzo di
> studi superiore...per esempio, quasi tutti in giurisprudenza (ma dove li
> metteremo tt questi avvocati?) o Economia e commercio..

Eh, lasciamo perdere. L'altro grosso problema dell'Italia.

> Come saprai leggo Focus.
> Lo definisco anche io un "giornaletto", (è estremamente superficiale e in
> moltissimi casi ti fa capire delle cose che nn sono vere) ma è l'unico
> mezzo che ho a basso costo per tenermi aggiornato su quello che
> succede nel mondo.

Capisco. Hai vagliato "Scienze" (ovvero l'edizione italiana di Scientific American)? Una volta, per quanto inferiore all'originale, non era affatto male.

"the publication is aimed at educated general readers who are interested in scientific issues"

Ovvero, checché ne dica il nome, non è pensato per "professionisti".

> Ho chiesto più volte di corsi di ggiornamento universitari per gli
> insegnati ma mi è stato risposto che nn se ne organizzano da molto
> tempo e che cmq, erano tutti orientati ai metodi di insegnamento e nn
> ai contenuti.

Guarda, lascia stare. Tu sei fin troppo bravo.
Qui si vedono cose tipo che al PNI (piano nazionale informatica) non si fa mezz'ora di programmazione perchè il docente non sa un cazzo (d'altra parte ammesso che abbia scritto due programmi in università è accaduto 20 anni prima e poi non ci ha più messo mano, cosa volete che si ricordi, poveraccio).

> Vabbè, che con gli studenti che ci ritroviamo (nn tutti, per fortuna)
> approfondire o impararenuovi contenuti nn è che sia utile.

Io penso che basti *uno* studente bravo per compensare il lavoro fatto per istruirlo. La fortuna è che io non sia un educatore, poichè finirei per concentrarmi su lui e pochi altri e lasciare al macero i fancazzisti. :P

> Sta di fatto che per imparare alcuni argomenti che nn conoscevo, mi
> sono iscritto, pagando di tasca mia, ai singoli insegnamenti del PoliTo
> (es.:programmazione in ambienti distribuiti) ma anche in questo caso
> devo approfondire autonomamente (nn si parla di AJAX per esempio...)

Ah, beh. Ti fa ancora più onore, sinceramente. D'altra parte non è che l'insegnamento universitario brilli per "essere al passo con i tempi": dopotutto ancora una volta è più questione di metodi. Pensa, una laurea "ottimale" dura 5 anni, quello che impari al primo anno, quando sei fuori, è già vecchio.

Tornando ad Ajax, mi sarei stupito che fosse in un corso di programmazione distribuita. Di fatto Ajax è semplicemente programmazione di rete asincrona, dove il client è di un ben preciso tipo.
Comunque sotto non c'è davvero nulla di magico: in rete si trova un sacco di materiale, e se ti interessa ho anche in mente alcuni libri :P

> Sono anche registrato ad ACM perchè mi serviva documentazione per
> le architetture parallele (TRIPS,DATAFLOW,ecc) per poi scoprire che per
> avere gli articoli bisogna pagare. :-(

Si, quello se volevi te lo dicevo io! :P
Comunque non è detto: se sei uno studente universitario, è possibile che determinati (forse tutti) articoli puoi averli "attraverso l'università". IIRC per esempio da noi collegandoci in VPN in uni, è possibile accedere alle risorse "come se fossimo in Uni" e l'uni paga a molte associazioni del genere l'uso "batch" degli articoli.


> Bhe, quello che voglio dirti è che la scienza a certi livelli nn è diffusa sia
> perchè pochi la capirebbero sia perchè IMHO, la divulgazione di articoli
> a un certo livello nn farebbe altro che aumentare l'ostilità della gente
> verso la scienza/tecnologia. (spero di sbagliarmi)

A un certo livello sicuramente. Ci vuole qualcuno che faccia da mediatore, me ne rendo conto io in tutte le aree in cui non sono competente. Dopo tutto io come matematico ho un metodo e una struttura formale della madonna, ma come conoscenze ad ampio raggio non sono messo bene per nulla. Di fatto tutto quello che non è matematica, informatica e un po' di fisica è completamente fuori dalle mie competenze.

Per questo sono favorevole alla diffusione di programmi come Quark o a riviste come focus (anche se c'è di meglio); servono a diffondere il più possibile, notizie riguardanti il mondo scientifico/tecnologico.


Anche io: quando sono "scientifiche" e non "umanistiche finto scientifiche", come sta diventando Alberto Angela, IMHO e IONSHO[0].



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Messaggioda Allanon » gio giu 26, 2008 11:14 am

riko ha scritto:
Allanon ha scritto:Che la natura si comporti in questo modo è fuori discussione, ma nel suo contesto.
Quando l'uomo interviene per cercare di far emergere determinate caratteristiche, sia manipolando la riproduzione, sia intervenendo sull'ambiente sarà pur sempre evoluzione, ma non direi proprio "naturale".


Sono, in un modo o nell'altro *migliaia* di anni che lo facciamo. I cani che vedi oggi, sono quasi tutti selezionati, idem per quasi qualunque animale domenstico. Questo in maniera implicita o esplicita.

Le piante che mangi pure sono state selezionate. Sai perchè? Per rendere maggiormente: se così non fosse, ci sarebbero seri problemi di carestia.


Addirittura oggi ci troviamo di fronte al dilemma: meglio rischiare con gli OGM oppure meglio lasciare che in Africa continuino a crepare di fame? Mi piacerebbe avere le vostre stolide certezze, io purtroppo sono pieno di dubbi. Il rischio degli OGM c'è ed è concreto (mentre ribadisco, l'altro è solo un processo naturale). Ma anche le migliaia di persone che muoiono in Africa in ogni istante sono reali.


Se hai avuto l'impressione che io abbia solide certezze forse mi sono espresso male, nel senso che questa è la mia opinione ma non è detto che sia quella giusta: purtroppo la sfera di cristallo non ce l'ha nessuno, e nessuno (almeno credo) possa sapere come sarà il mondo da qui ai prossimi 50 anni, per quanto ne so potremmo anche non esserci più :sperduto:

Per il problema dell'Africa ci sarebbe da scrivere un libro, la mia opinione è che il problema non deve essere risolto.
Parlo sempre per sentito dire (e qualche articolo letto qua e la) perciò prendi quello che segue "con le pinze": gli OGM sono stati appositamente modificati in maniera che le piante non siano in grado di produrre dei semi fertili (non so se il termine sia giusto), nel senso che se prendo del grano OGM e lo pianto questo non nasce.
Sono diffidente per natura perciò mi chiedo: perchè deve essere sterile? Per avere una produzione più abbondante, oppure per impedire che alcuni paesi provino soltanto a rendersi autonomi?
Sugli OGM c'è veramente una cortina di fumo dove si intrecciano interessi e speranze: io non ho idea di dove stia il vero o il falso ma per non sbagliare cercherò di non acquistare prodotti OGM (ne di produrli dal momento che ho un piccolo podere che coltivo a tempo perso).
Adesso che saranno commercializzati anche in Europa (Mais) dovrò fare ancora più attenzione. :sperduto:
Tornando alle certezze, questa è la mia posizione ma con la consapevolezza che potrebbe essere sbagliata, può darsi che tra 15 anni venga fuori che gli OGM fanno bene, può darsi il contrario, può anche darsi che rimanga tutto incerto come oggi, nel dubbio credo di aver fatto la scelta meno rischiosa.

Mi sa che sono finito OT... :scherza:
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