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Il software attuale per i giochi e per la riproduzione di oggetti virtuali utilizza i poligoni come base per la costruzione di immagini complesse. Bruce Dell, CEO della Unlimited Detail, ritiene che questo approccio non sia efficiente, perché alcuni dettagli di background rimangono nascosti sotto gli oggetti di foreground, e questo incide sulla qualità grafica di un PC domestico.
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Usando un laptop con processore a singolo core e senza scheda grafica dedicata, l'autore è riuscito a muoversi in un mondo virtuale 3D a 28 fps, selezionando 614.400 punti da un'immagine 1024×600 pixel per ciascun frame.
1024x600 a 28fps in vero 3D? Quest'uomo è riuscito a dare a un vecchio laptop prestazioni grafiche superiori agli attuali AmigaONE e schede SAM che non riescono ad andare oltre un certo numero di Frame al Secondo (25? 30? con giochi tipo Quake)... Anche se in Questi Amiga il problema risiede in tre componenti: Il sottosistema grafico obsoleto, la poca integrazione con i driver delle schede grafiche, e il software preso come riferimento (spesso Quake, che è un ottimo gioco 3D che serve da test di riferimento) portato su Amiga ma non ottimizzato alla perfezione per girare sui PPC.
IMHO Questa tenologia dovrebbe essere licenziata dalle ditte Amiga.
Io ce la vderei assai bene sul NATAMI.
