Un gioco da cui è nato un nuovo genere di videogames
Avevo tredici anni, grazie al fatto che sembravo più grande della mia età (sono sempre stato piuttosto robusto…) scoprii di poter entrare senza alcun problema in sala giochi.
Dovete sapere che fino a qualche giorno prima questi posti erano vietati ai minori di diciotto anni, ma proprio in quel periodo il divieto passò clamorosamente dai diciotto ai quattordici anni!
Se non era un invito ad entrare questo!!!
Fatto sta che ho sempre nutrito un grande amore per i giochi elettronici e prima di allora potevo giocare solo nei bar, una volta in questi posti si potevano trovare puntualmente qualche videogioco, ma oramai sono stati tutti sostituiti dalle slot machine e dai videopoker.
Uno dei primi titoli che inizialmente mi colpì di più fu proprio Final Fight creato dalla ruggente Capcom.
In questo videogioco all’epoca praticamente unico nel suo genere potevi scegliere tra tre personaggi ed affrontare una serie di livelli infarciti di nemici che cercavano in tutti i modi di farci la pelle.
Alla fine di ogni livello ovviamente non poteva mancare un temibile boss tosto da accoppare.
Final Fight fu uno dei primi picchiaduro a scorrimento a nascere, nello schema ci si poteva muovere sia a destra e a sinistra ed anche in alto e in basso, certo, non era un videogame tridimensionale, ma usciva di prepotenza dai classici canonici giochi in 2D.
In tantissimi imitarono questo gioco, la stessa capcom sfruttando questo gameplay creò una serie di giochi simili a final fight, ma in contesti completamente differenti e con dei protagonisti e dei nemici diversi.
Final Fight creò il genere dei picchiaduro a scorrimento…

Haggar, un uomo un mito
Haggar è il sindaco della città inventata dove si svolge la storia di questo videogioco.
Nella storia, un boss mafioso per ricattarlo, gli rapisce la figlia, Haggar, insieme a Cody e Guy, due ragazzi che si contendono l’amore della figliola del sindaco affrontano di persona il boss ed i suoi scagnozzi nell’intento di salvare la ragazza.
Haggar è un Wrestler, dovrebbe essere un personaggio lento, invece ha un’agilità ed una velocità fenomenali, indubbiamente tra i tre personaggi è il più forte.
Inoltre grazie ai suoi portentosi muscoli, le sue manate saranno deleterie per i nostri avversari ed essendo un Wrestler gode anche di una serie di proiezioni che definire letali è dire poco.
Haggar è uno dei personaggi di punta della Capcom, anche se non è presente in Street Fighter, uno dei personaggi di questo gioco, ovvero il Wrestler Russo Zangief è un suo grande ammiratore e combatte esattamente nello stesso identico modo, ma non è Haggar comunque…
Haggar è presente anche nella serie Slam Master, uno dei giochi che recensirò abbastanza presto, trattasi di un gioco di Wrestling di ottima fattura dove tra i vari personaggi potremo controllare anche Haggar.

I miglioramenti apportati in questo terzo episodio
Dopo il deludente secondo episodio uscito unicamente per il sedici bit Nintendo, la Capcom deve aver ragionato a fondo e deve aver confrontato il suo titolo con Street of Rage 2 uscito per megadrive proprio per contrastare il famigerato Final Fight.
Il secondo episodio creato dalla Capcom non aveva incorporato in se nessun miglioramento rispetto al titolo precedente, devono essersi accorti di aver inserito davvero troppe poche tecniche nel gioco, rendendolo così un titolo molto noioso…
E quindi? Ovviamente hanno infarcito il terzo episodio, anche questo uscito solo per il Super Nintendo, di mosse da eseguire contro i nemici e ne hanno inserite davvero tante!
Finalmente potremo godere di una carica, ovvero un attacco che si esegue correndo, una mossa speciale a personaggio, una supermossa che potremo eseguire solo quando l’apposita barra sarà carica.
Inoltre quei geni dei programmatori hanno inserito un sistema di proiezioni dannatamente simile a quello già visto in Street of Rage, ma hanno fatto questo lavoro in modo tale da non far sembrare che queste tecniche siano state clonate dal titolo per Megadrive!
Grande Capcom!!!
Un livello di difficoltà troppo basso
La capcom ha la sua filosofia sulla difficoltà dei giochi che crea, se sono titoli da bar diventano dei mangiagettoni impossibili da finire con una sola partita, se invece produce dei titoli per console sono puntualmente troppo facili da finire.
E nel caso delle conversioni? Semplice, potremo scegliere il livello di difficoltà nell’apposito menù delle opzioni, quindi potremo scegliere se giocarlo nella difficoltà che ritroveremo al bar, oppure di finire il gioco in modo abbastanza semplice settando una difficoltà bassa.
Ma final fight 3 essendo uscito solo per super nintendo non poteva essere un mero mangiagettoni, in questo modo anche nel livello di difficoltà più elevato non faticheremo molto a portarlo a termine… è un pregio?
Se non avete nessun voglia di impegnarvi sicuramente si, ma se cercato un titolo dalla grande qualità questo fattore potrebbe un po’ deludervi.

Alti e bassi nella qualità grafica, ottimi i protagonisti, pessimi i nemici
C’è da dire che la Capcom ha speso un bel po’ della memoria di questa cartuccia per realizzare i protagonisti, sono tutti ben fatti, ottimamente caratterizzati e colorati e godono di un numero di frame di animazione di tutto rispetto, i nemici invece sono stati curati molto meno, boss compresi…
Penso che la colpa di questo fatto sia semplicemente che il gioco è di gran qualità e se volevano rientrare nello spazio standard di memoria senza vendere questo gioco ad un prezzo troppo elevato, dei tagli sono stati inevitabili…
Così i nemici, al contrario dei protagonisti, sono stati pessimamente disegnati, orribilmente caratterizzati e godono di un numero di frame di animazione davvero molto scarso…
Grande Capcom? Non tanto direi stavolta…
Il miglior episodio di Final Fight
Nonostante qualche difettuccio bisogna prendere in considerazione la marea di novità presenti in questo titolo, inoltre non essendo un mangia gettoni, ma un gioco casalingo, anche se troppo facile da portare a termine, è un prodotto che vi stimolerà a giocarci e rigiocarci per imparare a conoscere tutte le tecniche dei protagonisti, vorrete inoltre scoprire come va a finire la storia e vi divertirete a battere i vostri record a seconda del livello di difficoltà!
Purtroppo i punteggi non rimangono salvati nella cartuccia, poco male, procuratevi carta e penna o aprite un documento di testo sul vostro computer, se vi confrontate con degli amici barate pure spudoratamente!
Il gioco non rimane impresso come avrebbe invece dovuto
Non c’è niente da fare, Final Fight 3 non rimarrà impresso nella storia dei videogiochi per aver apportato chissà quali grandi novità, in fondo tutto sa un po’ di già visto ed anche se è nettamente superiore al primo episodio non conterà quanto questi…
Il motivo è assai semplice, Final Fight fu il primo nel suo genere, il terzo episodio uscì in un mercato oramai saturo di videogiochi di questo tipo, di cui molti superiori al titolo di cui stiamo parlando.

Street of Rage 3 della Sega vince nettamente il confronto
In realtà ho già recensito questo titolo per megadrive, ma rifarò la recensione, quindi non vi rovinerò la sorpresa di scoprire questo gioco adesso, sappiate solo una cosa, il titolo della Sega nel confronto col titolo Capcom risulta nettamente superiore!
Quindi la capcom perse il confronto…
È un pacco?
No ragazzi, è un ottimo titolo che ha molto da offrire, se riuscirete a non nausearvi con i suoi numerosi difetti lo giocherete e per parecchio!
È un ottimo titolo che non posso che consigliare a tutti gli appassionati di picchiaduro a scorrimento!
VOTO 8