Un protagonista di poche parole
Il protagonista della storia di questo gioco, si chiama Chrono.
La square soft, la software house che programmò questo prodotto(adesso si chiama Square Enix dato che pochi anni fa questa casa si è fusa con la software house Enix ed i programmatori della Quest, entrambe queste case hanno fatto dei bellissimi prodotti, ma i giochi della Square soft vendevano molto di più.
Fatto sta che la Enix era un po’ più importante della square, difatti nella fusione il nome della casa cambiò in Square Enix, mentre la Quest che aveva fatto dei fantastici giochi, ma era pressoché sconosciuta fu come se scomparì nel nulla!) utilizzò un metodo abbastanza classico nell’impostare i dialoghi.
Come in un qualunque rpg che si rispetti potremo entrare in delle città e in dei dungeon, quindi oltre a combattere i mostri, sarà essenziale anche il dialogo con i nostri amici che ci accompagneranno in questa favolosa avventura, oppure potremo parlare con la gente che incontreremo tramite le quali otterremo delle informazioni utili per progredire nel gioco.
È proprio il protagonista il punto focale di ciò che voglio spiegarvi, ma ovviamente non controlleremo solo Chrono, ma anche i suoi amici.
Ebbene, in tutto il gioco non vedremo mai il protagonista aprir bocca, o meglio, i suoi amici gli parleranno, ma lui no, ma sarà come se rispondesse dato che i suoi amici capiranno comunque quello che pensa!
Ma non vi sbagliate! Il protagonista non ha l’handicap del mutismo!
Semplicemente in Chrono, per tutto il gioco, ma non sarà mai visibile ciò che pensa, ma potremo capire cosa dice dalle risposte che gli daranno le persone con cui dialogherà.
Come mai hanno fatto una scelta così assurda i programmatori?
Sappiate che in realtà in molti giochi di ruolo è presente questa situazione, ma a che cavolo serve?
I programmatori così facendo cercheranno di farci entrare più in sintonia col protagonista, sarà come se parlassimo noi stessi, o almeno è l’impressione che la software house cercherà di darci…
in questa scena i protagonisti effettueranno il loro primo viaggio nel tempo.
L’incontro con Marle e la scoperta di poter viaggiare nel tempo
Boom!!! Boom!!!
Uffa!!! Cosa sono queste esplosioni!
Dai Chrono, alzati!
La luce del mattino gentilmente entrò nella stanza da letto del ragazzo, sua madre aveva appena spostato le tendine che coprivano la finestra.
Vieni a fare colazione caro…
Ma cosa sono tutti questi rumori?
C’è una festa figliolo, non ti ricordi più?
Aaahh, è vero, arrivo subito mamma!
E così parte il gioco, controllando Chrono dopo aver fatto colazione potremo recarci alla festa in paese, i divertimenti sono tanti e ci sono tanti giochi a cui partecipare.
Nel bel mezzo della visita, il protagonista si scontra con una bellissima ragazza, entrambi cadono a terra, alla ragazza cade un pendete che dovremo raccogliere in fretta e ridare alla giovinetta.
Dopo le scuse per l’urto da entrambe le parti, i due ragazzi faranno immediatamente amicizia, quindi Marle, questo è il nome della tizia, chiederà a Chrono se vorrà esplorare la festa insieme a lei, sarà impossibile rifiutare ad un così cortese invito, quindi per alcuni minuti potremo godere della sua compagnia e giocare ai vari giochi presenti in quella festività.
Ma ecco che il protagonista incontra la sua cara amica di infanzia Luka, insieme al padre è una grande scienziata e si sono recati entrambi in quel luogo per presentare la loro ultima invenzione, ovvero il teletrasporto!
Dopo aver costretto Chrono a fare da cavia, lo vedremo salire su uno dei due pod, scomparire e ricomparire sull’altra piattaforma.
Tutto è andato liscio, al punto tale che Marle chiede che lei stessa possa fare da cavia ed ecco quindi che sale sul teletrasporto.
La musica giocosa della festa un po’ alla volta diventa sempre più drammatica, Luka attiva il teletrasporto, ma ecco che accade l’imprevedibile!
Il pendente di Marle comincia a brillare e la ragazza scompare nel vuoto senza riapparire sull’altra piattaforma, tutto ciò che rimane di lei è il pendente che le è caduto durante il teletrasporto…
Tutti preoccupatissimi cominciano a cercare Marle che sembra scomparsa nel nulla… niente da fare, non c’è nessuna traccia di lei!
Luka è un genio e si vede, secondo lei è chiaro che il pendente ha influito sul teletrasporto mandando così la povera ragazza chissà dove!
E c’è un solo modo per recuperarla sempre secondo le sue teorie, basti che qualcuno si faccia teletrasportare dal suo macchinario con il pendete caduto a Marle… in teoria dovrebbe condurre il salvatore esattamente nello stesso luogo in cui è giunta la ragazza!
Chrono si mette il pendente e sale immediatamente sul teletrasporto, secondo Luka è un’autentica follia agire in questo modo, ma non può che appoggiare il coraggio dell’intrepido amico, quindi i due scienziati attivano il macchinario e così anche il protagonista scomparve nel nulla.
Chrono si ritrova all’improvviso in una foresta, in questo luogo saremo costretti ad effettuare i primi combattimenti del gioco, una volta uscito dalla foresta il protagonista si renderà conto di essere ancora a casa…
Ma non riconosce le persone, casa sua non c’è più e dov’è diavolo è finita Marle?
Dialogando qua e la il ragazzo enormemente sorpreso scoprirà di non essere andato in un altro posto, ma di trovarsi sempre a casa, ma in un epoca diversa, cioè 400 anni prima che lui nascesse, quindi aveva viaggiato nel tempo…
Così si scopre che quel pendente sommato al teletrasporto danno luogo ad una macchina per poter viaggiare nel tempo…
questo drago robot è uno dei primi boss che affronteremo, non sarà facile batterlo!
Tanti mondi diversi, ma in realtà il luogo è sempre lo stesso…
Nel gioco il luogo da esplorare sarà sempre lo stesso, ma a seconda dell’epoca in cui ci andremo dovremo affrontare delle situazioni sempre molto diverse.
Potremo viaggiare in tutto in ben quattro epoche, ovviamente il presente, 400 anni prima della nascita dei protagonisti, l’età della pietra ed in un improbabile futuro dannatamente simile all’ambientazione di Ken il guerriero, quindi sarà un luogo totalmente stravolto e distrutto… chi ha fatto un tale danno è il vero nemico del gioco che dovremo affrontare e difatti per finire Chrono trigger dovremo salvare il futuro dalla distruzione, i protagonisti si uniranno e combatteranno contro questa orribile creatura!
questo è uno degli incantesimi più forti di frog, fa apparire un ranocchione che comincia a saltare in testa ai nemici... una buona dose di humor, non c'è che dire...
Una trovata geniale; gli attacchi combinati!
Combattendo contro i mostri con i nostri eroi che in numero potremo portare fino ad un massimo di tre in battaglia, guadagneremo l’esperienza che ci farà evolvere e quindi diventare più potenti.
Oltre a far aumentare la nostra forza e la nostra resistenza a volte guadagneremo delle tecniche d’attacco speciali molto efficaci contro i nemici.
Potremo utilizzare queste tecniche in un modo limitato, ciò dipenderà unicamente dalla barra dell’energia delle tecniche, ogni tecnica a seconda di quanto risulterà potente prosciugherà di più o di meno questa barra che potremo ricaricare con le apposite pozioni o dormendo.
Proprio qui c’è una grossa novità, invero utilizzata molto poco nei giochi di questo tipo.
Ognuno dei nostri personaggi può compiere degli attacchi combinati, cioè potremo attaccare un nemico con due personaggi contemporaneamente che fonderanno le loro tecniche per crearne una totalmente nuova.
A seconda dei personaggi che sceglieremo le tecniche combinate saranno sempre diverse, ad esempio non potremo compiere lo stesso tipo di attacco di Chrono insieme a Marle rispetto ad esempio Luka e Robo.
Quando arriveremo ad un livello molto elevato potremo arrivare addirittura a compiere degli attacchi potentissimi utilizzando tre personaggi contemporaneamente.
Questi sono indubbiamente gli attacchi più deleteri disponibili nel gioco, ma si possono eseguire solo ad una condizione, cioè che Chrono faccia in quel momento parte del team di lotta.
Senza Chrono potremo arrivare a compiere al massimo solo gli attacchi combinati di due personaggi contemporaneamente…
Lavos, una tremenda minaccia per il pianeta dei nostri eroi
Viaggiando nella storia i nostri eroi scopriranno che nell’età della pietra qualcosa si schiantò sul pianeta generando un enorme cratere.
Poi col tempo l’enorme buco si ricoprì e ciò che successe venne dimenticato negli anni a venire.
Solo alcuni anni dopo la nascita dei nostri eroi si scoprirà cosa era l’oggetto che si era infilato all’interno del pianeta.
Un orrendo e gigantesco mostro che si risveglia moltissimi anni dopo la sua collisione, la prima cosa che farà sarà quella di distruggere ogni forma di vita presente in quel luogo.
Infatti alla fine del gioco, quando i nostri eroi si sentiranno pronti, viaggeranno nel tempo andando nel punto preciso in cui Lavos si sarebbe risvegliato, combattendolo e mettendolo al tappeto per salvare il futuro della loro terra.
Un’ottima realizzazione tecnica
Non c’è che dire, il gioco è stato curato sotto ogni punto di vista, i protagonisti sono ottimamente disegnati, colorati e caratterizzati, certi effetti speciali delle loro tecniche, come ad esempio il Luminaire di Chrono sono davvero uno spettacolo a vedersi, per non parlare delle tecniche dell’ombroso Magus, anche queste realizzate splendidamente.
Le musiche sono bellissime e sempre adatte alla situazione, la giocabilità è stata studiata alla perfezione, le azioni nei combattimenti sono a turni e di facile apprendimento.
Davvero ottimi i comandi.
Un gioco senza alcun difetto avente l’unica colpa di essere molto vecchio… per gli amanti dei retrogame è un acquisto obbligatorio!
VOTO 9
+SAM= 
NG c'è! 
