
Giornata da segnare sul calendario, che tra qualche anno sarà dichiarata festa nazionale: la Biblioteca del Congresso USA ha infatti dichiarato che i videogame sono importanti da salvaguardare esattamente come i film e la musica, per i quali esistono apposite sezioni incaricate di preservarli intatti per i posteri. La LoC (Library of Congress) ha avviato un progetto biennale con le principali università americane con l'obiettivo di studiare il modo in cui conservare i giochi per gli anni a venire, mantenendoli al tempo stesso accessibili. Che è la parte più complicata, ovviamente. Quanti riescono a far girare oggi DooM 2 sotto Vista? E fra vent'anni? Cento?
I problemi sul tavolo sono tantissimi. La LoC, che ha cominciato a raccogliere giochi dagli anni 80, dovrà innanzitutto capire come gestire la questione del copyright. Perchè non si potrà - tra cinquant'anni - accendere un Atari 2600 del 1977 per vedere Pitfall: i giochi devono poter essere copiati. Legalmente, intendo. Per non parlare della scarsa longevità dei supporti moderni, sia come "durata" effettiva che come ciclo commerciale. Pensiamo ai floppy, o ai CD... Occorrerà mettersi d'accordo con le parti commerciali (publisher, ecc.). Poi ci sarà da capire come preservare i mondi virtuali, da Second Life a World of Warcraft, ammesso che sia possibile. Un Google WoW? Vedremo. La strada è ancora molto lunga, lunghissima, ma sapere che il Congresso è dalla "nostra" rappresenta comunque un grandissimo risultato.