Condivido in parte la visione su Linux di Amighista (che tifoso della piu' sfigata e plebea squadra d'Italia

Red Hat non sopravvivra' per il supporto di IBM, ma per quello di HP e di Intel, che cercano spudoratamente qualcuno oltre a Windows che supporto le loro soluzioni high-server.
IBM attualmente punta decisamente su UnitedLinux e continuera' a farlo, investendo sempre piu' denaro in Novell e nella sua possibilissima prossiva ventura distro di Linux per high-server derivata dalla SuSE (che guarda caso e' gia' indicata da IBM come preferibile per i suoi PowerPC 970). In quest'ottica IBM potrebbe anche pensare di entrare direttamente in UnitedLinux comprando SCO (cosa molto facile, visti i conti color PORPORA di questa ditta) e liberando i brevetti su Unix.
Sun, sempre che QUALCUNO A CASO non se la compri prima, subentrera' da protagonista in UnitedLinux, facendo diventare il suo Java Desktop System l'ideale complemento del Linux di Novell e quindi in odore di licenza ad IBM, che potrebbe anche essere interessanta a svilupparla direttamente congiuntamente a Novell nel caso Sun fosse comprata da QUALCUNO A CASO.
Debian restera' la distro dei guru di Linux, quelli che PowerBook sotto il braccio e che fanno il tour delle universita' incassando miliardi di "schifosi corporativi dollari americani".
Slackware restera' viva finche' il suo sviluppatore avra' voglia di lavorarci sopra. Nessuno e' eterno e prima o poi si stufera', coinvolgera' molte altre persone, il progetto rallentera' e si unira' a qualche progetto ideologicamente simile, presumibilmente Debian. Questo e' inevitabile e per quanto gradualmente e lentamente succedera'.