> Accetta tutte le connessioni in ingresso:
http://snipurl.com/2imn0
> (support_apple_com)], NON venisse considerato rispetto a quello di
> WinXP (che é attivo di default) e da qui ecco il senso di non "c'era", che
> davo per scontato essere chiaro, avendo seguito anche l'altra
> discussione.
Se una cosa è spenta, è diverso dall'essere mancante. E non è questione di vocabolario. Oltretutto non è vero che se il firewall è spento, tutte le connessioni vengono accettate.
Se non c'è nulla ad ascoltare, tutte le connessioni vengono *rifiutate*. Ricordi l'analogia del mettere una serratura in mezzo ad un muro?
La differenza è che il rifiuto è verosimilmente fatto da diverse parti del kernel, ma mi sembra davvero un livello di analisi eccessivamente pignolo. Oh, poi può anche capitare che ci sia un baco nel kernel tale per cui con un pacchetto particolarmente sfigato riesci a fare danni (mentre lo stesso pacchetto se gestito dal firewall potrebbe non farne).
Guarda, una cosa del genere c'era pure stata (mi pare di ricordare su Linux, ma potrei sbagliare). Ma qui siamo davvero a livello di dettaglio assurdo: di fatto ci sono almeno una dozzina di modi più facili per avere problemi.
Il punto *chiave* è che se il firewall *non* è attivo, di fatto un'applicazione maliziosa *può* aprire una porta in ricezione. Oltretutto OS X applica un *diverso* modo di proteggere (ne parlo oltre). Ma ribadisco, si parte da un assunto IMHO sbagliato: cioè che 'di base' ci siano applicazioni del genere su una macchina. Oltretutto sarebbe sempre possibile scrivere applicazioni del genere che invece che aprire una porta in ascolto, inizino una connessione con un dato host. Questo *non* viene tipicamente bloccato da un firewall 'normale' (btw, è sostanzialmente indistinguibile da una connessione 'lecita').
Tornando a noi, i firewall per Windows tipicamente *fanno* questo giochino, ma principalmente perchè su Windows la situazione è stata negli anni passati disperata.
OS X, per dire, *impedisce* a qualunque applicazione di lanciarsi 'nascostamente'. Di fatto quando esegui per la prima volta un'applicazione, il sistema ti chiede 'Sei sicuro di volere eseguire l'applicazione X proveniente da Y nel giorno D'? Se dici di no, rifiuta. Se un'applicazione viene lanciata in qualche maniera che bypassa il controllo, non viene lanciata proprio. A meno che non sia stata autorizzata.
> Attento, non fare confusione, adesso qui sto dicendo che per me, sotto
> il profilo della sicurezza, tutti gli OS sono sulla stessa barca (ognuno ha
> i suoi VIRUS, le sue FALLE e quant'altro).
Scusa, ma è sempre la stessa opinione autoreferenziale. Basta andare a vedere numeri, percentuali di infezione, virus/malware in the wild e ti rendi conto che *non* sono la stessa cosa.
E prescindere da un discorso quantitativo è sostanzialmente mancare interamente il problema.
> Io ho aperto un thread su un forum pubblico NON per muovere critiche
> verso Mac OSX (non le ho mosse nemmeno nella discussione su
> Amigapage), mi dispiace che tu ravvisi nei miei post questo (se poi per
> favore me le citi).
Diciamo che stai continuando a sostenere (imperterrito e contro ogni evidenza) che i tre OS sono sullo stesso piano, quando questo è marchianamente *falso*.
> Ma sei proprio sicuro di non essere un filosofo mancato??
Ribadisco: le opinioni stanno a 0. Qui si parla di *tecnica*. Non è che io posso 'ritenere' che Leopard sia un sistema a 16 bit. Non è un'opinione, è una stronzata. Per dire.
> Il punto é che tutti gli OS hanno le loro falle, i loro virus (diffusi e non) e
> i loro problemi di sicurezza e tutti fronteggiano questa situazione alla
> stessa maniera (patch, update, antivirus, firewall, ecc)...
No. Non necessariamente tutti fronteggiano le cose allo stesso modo. Non tutti sono suscettibili agli stessi attacchi 'tipici' e non tutti usano le stesse difese. Non tutti i sistemi inoltre sono usati negli stessi ambiti.
Oltretutto ribadisco, prescindere dall'aspetto quantitativo manca totalmente il punto del problema.
> Perché io penso che se esiste qualcosa di utile per la sicurezza, questo
> deve essere utilizzato. Quindi se c'è un firewall deve essere attivo e
> configurato, se esiste un antivirus deve essere utilizzato, se esiste una
> patch o un aggiornamento devono essere installati, ecc.
Assolutamente d'accordo. Specie per come hai formulato la frase: "se esiste qualcosa di utile per la sicurezza". Al momento attuale un antivirus su OS X *non* è utile per la sicurezza. Idem su Linux.
Su Windows alcuni ti diranno addirittura che il miglior antivirus è il cervello. Se poi obietti, ti diranno che non sai usare il computer, ma questo è il loro modo di vedere le cose..
> Ad ogni modo leggere le tue "lezioni" é interessante (lo dico
> sinceramente!
SENZA NESSUN DOPPIO SENSO!! A parte il tono
> burbero e a volte un po' caustico, leggerti é un piacere e si possono
> apprendere anche diverse cose, fermo restando che si può rimanere in
> disaccordo su alcuni punti o prese di posizione).
Grazie! :)
Il fatto è che io *sono* burbero e caustico. :)
> Guarda, che faceva NON lo so (devo dire però che la persona in
> possesso del Mac NON si sarebbe accorta di nulla se non fosse stata
> avvisata).
Non è manco detto che fosse un virus per Mac, questo voglio dire. Tu mandi qualcosa di infetto, l'antivirus lo trova, ma non è detto che solo perchè il file proveniva da un Mac fosse un virus per mac.
> Anche per il S.O. non saprei; quando successe il fatto, non é che la
> cosa mi colpì più di tanto e per questo non presi nota di tutto con
> precisione. D'altronde risolvere fu facilissimo.
Perchè vedi, nell'editoria usano ancora non poco (fino a pochissimo tempo fa) Mac con il vecchio OS. Tornando a noi, senza dettagli, non è manco scontato che fosse un virus per Mac.
> I fatti sono che anche su Mac si possono prendere dei virus.
Certo. Esattamente come è possibile prendere un fulmine camminando per strada. Vero.