MazinKaesar ha scritto:Ti capisco, so bene che nelle Università a lavorare sono ricercatori, dottorandi e tra questi quelli veramente a lavorare sono quelli che per entrare non hanno ricevuto il classico calcio nel sedere.
Mah, da noi vedo lavorare *tutti*. Chi si ammazza e chi lavora, ma di veri sfaccendati non ne vedo. Certo, poi dipendera' da dipartimento a dipartimento.
> raccomandazioni, gente incompetente in posizioni di rilievo,
Questa fortunatamente io non l'ho vista nei mondi che conosco. Certo, sappiamo tutto dove si annidano. In generale dove non ci sono soldi...
> sprechi del tipo "Prof. mi serve un hard disk", "ordinane quattro o cinque, dai che li mettiamo
> di lato"... tanto la prossima volta che serve un hard disk se ne ricomprano di nuovo quattro o
> cinque, gli altri presi prima sono finiti in qualche buco dimenticato da tutti.
Beati voi. Noi per fare i laboratori andiamo ad elemosinare ferrivecchi in giro. Il tal prof cambia computer... vediamo di farci dare il suo vecchio. Mancava solo di andare a cercare roba in discarica.
Ricordo che a parte i server il computer piu' potente a disposizione era un 750 MHz quando in giro c'erano i pentium a 3 GHz. E nota che avevamo la nostra bella build-factory per testare su tutto, dall'alpha al pentium. Solo che e' stata fatta con quello che si aveva.
Comprare un nuovo hard disk? Seh... al momento in laboratorio dobbiamo portare i portatili poiche' i fissi sono piu' o meno tutti defunti e non ci sono i soldi per i pezzi.
> Per non parlare dei progetti che l'azienda dove lavoro porta avanti con l'Università, o meglio
> PER l'Università visto che il lavoro dei dottorandi lo facciamo spesso noi perché sono SEMPRE in
> ritardo o non hanno capito un c***o di quello che si deve fare (o magari non hanno le
> competenze tecniche per farlo...

).
Se lo dici tu... io posso dire che spesso ci sono fonti di incomprensioni. Il dottorando/tesista deve principalmente scrivere una tesi. A voi interessa qualcosa da vendere. Il punto e' che questo tipo di collaborazioni dovrebbero essere fatte con della testa. Se si riesce a farla bene, se no no. Il tipo non puo' scrivere il programmino e fare la tesi sul programmino: che tesi sarebbe?
Qui e' colpa del coordinamento fra universita' e azienda.
> Pensavo che questa fosse una situazione tipica delle Università del sud, ma mi sono ricreduto
> quando mio fratello che lavora nell'Esercito a Verona (è un Colonnello al Logistico, si occupa di
> sanità) mi ha raccontato che hanno dovuto abbandonare le collaborazioni con le Università per
> via dei ritardi e dell'inettitudine del personale, e si sono rivolti a laboratori privati.
Qui pero' hai cambiato settore. Non sono sicuro che le cose vadano ugualmente in campo informatico. Anzi. L'unico problema costante che vedo e' che le tesi in azienda sono regolarmente massacrate in commissione perche' "troppo pratiche". E hanno pure ragione, si stanno laureando in informatica. Un tipo per tesi aveva portato dei test sperimentali su Oracle. Guarda caso l'hanno demolito.
Va anche detto che quelli bravi normalmente ste cose le sanno e non prendono una tesi in azienda. Non perche' quelli bravi non lavoreranno in azienda, eh, semplicemente in genere trovano argomenti sensati da universita' e poi vengono comunque assunti proprio perche' sono bravi.
> Il problema è che un prof. non ha nessuno a cui rendere conto, si risolvono i problemi "in
> famiglia",
In che senso "rendere conto"? Nel senso di "fanno poca ricerca"? Con tutta la didattica che vengono obbligati a fare, spesso non c'e' via d'uscita.
Ancora una volta, il problema sono quelli che non fanno ne didattica ne ricerca. Scansafatiche? No! Sono quelli che lavorano piu' di tutti. Peccato che il lavoro sia quello di libero professionista, strapagato e spesso in evasione fiscale. Ma di toccare quelli, non si e' nemmeno parlato: in compenso togliere i fondi a Scienze va bene a tutti.
> di contro lo studente non ha nessun organo a cui appellarsi in caso di illeciti.
La magistratura. Spesso poi non si fa. Ma qualcosa di intermedio sarebbe comunque problematico. Se e' entro l'universita' significherebbe:
1. assumere nuovo personale "amministrativo"
2. tornare al problema dei prof che si potrebbero lavare le mani a vicenda
Se e' esterno, tanto vale che sia la magistratura. Gli studenti non ci vanno? Li capisco.
Il fatto e' che non c'e' veramente una soluzione al problema, IMHO.