riko ha scritto:Volendo se ne può anche parlare... al momento il mondo Apple è molto in amore/odio con il mondo dell'Open Source.
Io ci finisco in pieno in entrambe. Sono macchista dal '90 e ho iniziato ad usare GNU/Linux tanto tanto tempo fa, e avevo anche fatto a tempo a diventare un poco "talebano".
Poi sono tornato nel mio ovile con MacOS X... finalmente avevo i miei ambienti di programmazione anche sul mio sistema...
Anche io sono su questa linea, dopo amiga sono passato ai sistemi x86 con vari os, da OS/2 a SCO per arrivare al 93 su Linux. Io però lavoro per una multinazionale americana di software e per quello che ne vedo il software di un certo tipo non può che essere proprietario, in quanto prima di tutto sono software che muovono grandi quantità di dati per banche e assicurazioni e quindi devono garantire affidabilità e stabilità e non si può permettere che chiunque possa metterci mano per variarlo, il supporto deve sapere esattamente come è strutturato il software per poter rispondere in tempi brevi, se tutti lo possono modificare non sò che tipo di modifica è stata fatta e come rimediare.
Secondo, se i sorgenti sono liberi su questo tipo di software si possono fare dei fork e creare una alternativa magari migliore di quella nativa, ma questo obbligherebbe a dover migrare alla nuova (nuovo si fà per dire) soluzione per sfruttare i cambiamenti positivi, ma migrare per certi tipi di software vuol dire collaudo, test, esperimenti prima di mandare tutto in produzione, chi si accolla questo onere?
Ora, il mio pensiero è un pò sullo stile di StarOffice, per le aziende e chi necessita di un certo tipo di garanzie, si può usare software chiuso e proprietario come StarOffice, per i privati o chi non ha esigenze pressanti o particolari, software aperto con OpenOffice e comunque il know-how rimane il medesimo.......utopia???

riko ha scritto:Ci vuole molto molto più studio... GNOME le HIG le ha date... ma imho non bastano.
Ah... e chiaramente continuo a sviluppare open source, non ho la minima intenzione di iniziare o partecipare a qualcosa che non lo sia e trovo che chi inizi da zero piccoli progetti a sorgenti chiusi, sia quantomeno anacronistico.
bhe, per il motivo di cui sopra non sono pienamente d'accordo con questa affermazione, dipende a chi si rivolge e che aspirazioni ha il software che sviluppi. Larry McVoy, un grande sviluppatore ed in passato fautore di un certo tipo di software aperto, ha sviluppato un grande prodotto per la manutenzione dei sorgenti chiamato BitKeeper(prodotto commerciale e chiuso) che tra l'altro usa il buon Linus per il suo kernel, ed ha dichiarato che se non lo avesse sviluppato con criteri proprietari non sarebbe un prodotto potente e maturo come invece lo è oggi. Apache, Linux, PHP e compagnia danno reddito a chi li ha creati perchè a lunghissimo termine sono diventati uno standard e quindi ci puoi guadagnare in consulenza, ma se oggi parti con un nuovo progetto, tra quanto partirà ad essere renumerativo? Fossero anche tre anni, cè da farci la fame nel frattempo se non hai un'altra fonte di reddito.
In conclusione per me il giusto equilibrio stà nel mezzo, non pretendere tutto software aperto e non pretendere tutto software chiuso.......
Ciao,
ncc-1700