Archeologia informatica su un floppy Amiga
Scritto da Davide Panceri il 05-11-2008 ore 11:05
Mi è già capitato di segnalare qualche indagine di archeologia informatica proposta da pagetable.com; ultimamente ho trovato una sorta di autopsia del disco di avvio per Amiga 1.0, risalente al 1985, che pare contenesse una serie di informazioni sovrascritte, ma non cancellate in modo definitivo.
A quanto sembra, il dischetto originale su cui fu infine copiata la versione master sarebbe stato utilizzato in precedenza per copiare strumenti di sviluppo e file di intestazione da una macchina ad un'altra; il fatto che alcuni frammenti del codice sorgente del sistema siano potuti emergere è dovuto anche alla ridondanza del vecchio file system, usato in quel periodo e fino alla versione 1.3 del sistema operativo.
Per portare a termine la delicata operazione è stato scritto un programma, che itera su tutti i settori dell'immagine ROM nel floppy per verificare la tipologia di settore; se si tratta di un blocco dati, allora sale di un livello sperando di incrociare una directory intatta, che a sua volta cerca di ricostruire. Il sorgente C del programma può essere scaricato e utilizzato liberamente ("but please give credit").
L'indagine è indubbiamente minuziosa (in qualche punto anche troppo) e manifesta una notevole passione per la caccia al byte mancante. Tra le altre cose emerge un comando download pensato per scaricare file prodotti da altri computer, magari di Sun Microsystems. Questo aspetto insieme ad altri fa pensare appunto che siano state usate delle macchine Sun per lo sviluppo di Amiga, il che porta al sistema operativo dell'epoca (SunOS 1.x), a sua volta costruito partendo da BSD 4.1.
A quei tempi il compilatore C di BSD era Portable C Compiler (PCC) dei Laboratori Bell, menzionato anche in un file di intestazione del “Native Development Kit” per AmigaOS. Tra le altre informazioni raccolte spulciando nei molti file elencati nell'articolo, salta fuori, chissà come, anche l'indirizzo esatto di Commodore-Amiga in California, forse un invito agli Indiana Jones informatici per una campagna di scavi sul posto alla ricerca della mitica Arca del Commodoro.