da paolone » sab ago 21, 2010 11:54 pm
@Raffaele
Ti inviterei civilmente a leggere con maggiore attenzione quanto scritto sull'homepage di Gnash: si chiedono espressamente dei soldi per mandare avanti lo sviluppo del software perché "buona parte dei programmatori ha dovuto trovare un lavoro retribuito" per sopravvivere, come se la cosa fosse incredibilmente strana, e non la norma. Il che lascia trasparire una certa inaderenza alla realtà. Come ti è stato detto, è probabile che i curatori di Gnash godessero di finanziatori che, per un motivo o per l'altro, hanno chiuso il rubinetto, di sicuro è impensabile vivere sulle donazioni degli utenti, specie se il tuo progetto comincia a essere un po' datato e la sua utilità meno percepita. Siamo solo noi amighisti che facciamo buono tutto e sovraperdoniamo. Gli altri, invece, pretendono di poter leggere i contenuti codificati con Flash 9 e 10, se sui loro siti preferiti quelli ci sono.
Per quanto riguarda il patetico paragone con le bounty di AROS (ma anche con qualunque altro genere di bounty), ti rammento che di solito queste ultime partono dal basso, e cioè dagli utenti stessi, prima ancora che qualche programmatore si metta a battere cassa, mentre in alcuni casi è successo che un donatore (vedi Steve Jones, per esempio) abbia concordato un pagamento in denaro per ottenere uno specifico risultato (sviluppo di questo o quel driver) come normalmente avviene in qualunque altro genere di contrattazione. L'unico caso in cui un programmatore ha chiesto pubblicamente dei soldi è stato quello di Poseidon, il cui autore ha fatto però un'offerta pubblica del tipo "se mi offrire tot soldi, libero i sorgenti che ho sviluppato", non ha di certo preteso un continuo effluvio di soldi nelle sue tasche per vivere ogni giorno. Non è mai capitato, invece, che i programmatori di AROS si siano messi in testa di vivere con le donazioni e abbiano chiesto pubblicamente la carità. Io stesso uso i pochi soldi che ricevo in donazioni per contribuire a mia volta ad altre bounties, e per coprire alcuni dei costi di Icaros, che pure ci sono, e mai nella vita ho pensato, nemmeno in fase di startup, che avrei ricevuto cifre sufficienti a pagarmi la giornata. Non succede, punto. Se ne facciano una ragione anche quelli di Gnash e vadano a lavorare come tutti gli altri.