(psp recensione) prince of persia - le sabbie dimenticate

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(psp recensione) prince of persia - le sabbie dimenticate

Messaggioda darkmanor » sab mag 21, 2011 1:28 pm

Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate

C’era una volta …

… una grande macchina di intrattenimento, stiamo parlando ovviamente dell’Amiga 500, creata dalla Commodore, una casa che ha praticamente portato il divertimento video ludico all’interno delle nostre case.
Spostiamoci nel tempo di moltissimi anni addietro, la Commodore creò dei computer che all’epoca riscossero un enorme successo, quali il Vic 20, il Commodore 16, il Commodore 64 e l’Amiga.
A dire il vero vi erano delle versioni alternative di queste apparecchiature, ad esempio il C=64 ebbe un successore potenziato, quale il Commodore 128, mentre di Amiga ne esistevano diverse versioni; l’Amiga 500, l’Amiga 1000, l’Amiga 2000, l’Amiga cd e via discorrendo …
Nel periodo in cui nacquero e successivamente, questi strumenti spopolarono tra il pubblico di videogiocatori, ma ricordiamoci che non tratta vasi di console, ma di computer, strumenti dove era anche possibile programmare conoscendo molto bene il linguaggio di programmazione.
Purtroppo per questa casa i problemi cominciarono quando nacque la concorrenza, dal punto di vista informatico la Microsoft stava cominciando a crescere riscuotendo sempre più successo, mentre la Nintendo e la Sega si stavano imponendo nell’intrattenimento videogiochi stico casalingo.
Purtroppo la Commodore non resse il confronto, Bill Gates con grande furbizia si accaparrò tutto il mondo informatico, mentre le console avevano dei programmatori di videogiochi di molto superiori a quelli Amiga.
Qui nacquero la famose console war, ognuno era convinto che il proprio sistema fosse il più potente, ma nessuno inquadrava il fattore più importante, certo, la regola per l’Amiga non valeva, in quanto tratta vasi di un computer, ma da che mondo è mondo non è la potenza di una console a renderla grande, ma avere dei grandi videogiochi che ne motivino l’acquisto.
Così sia il super Nintendo che il Mega Drive diedero alla luce delle cosiddette Killer Application, ovvero dei giochi dall’enorme qualità, ne elenchiamo solo alcuni, Street of Rage, Final Fight, Street fighter, Mario bros, Sonic e tantissimi altri …
Dal punto di vista della presenza di titoli, purtroppo la mancanza di software house Giapponesi massacrò letteralmente la Commodore, anzi, la U.S.Gold, una software house americana che si occupò di convertire molti dei titoli Giapponesi per computer, ma puntualmente i titoli risultavano essere orrendi e mal programmati, ciò inficiò ulteriormente sulla situazione , ma invero guardando bene il mercato, anche l’Amiga 500 aveva qualche bel titolone, tratta vasi di diversi platform action con una forte componente avventurosa, come non citare gli splendidi Flashback e Anotherworld?
E per finire arriviamo al titolo che ci interessa, ovvero Prince of Persia, un platform all’epoca considerato un vero e proprio capolavoro, controllando un giovanissimo principe Persiano dovevamo affrontare una serie di livelli in cui a farla da padrone era l’incredibile agilità del principe tramite la quale dovevamo uscire illesi da delle tremende trappole mortali, ne uscì anche un seguito giudicato dalla critica dell’epoca troppo simile al prequel.
Per la Commodore la sorte fu assai triste, in breve tempo fallì, addirittura i titoli migliori di questa macchina furono convertiti sulle console concorrenti pregiudicando maggiormente la sua sorte, mentre dalle macchine avversarie arrivava ogni tanto qualche conversione per lo più programmate in modo indecente.
Negli ultimi tempi la Commodore è stata acquistata da una potente ditta che è intenzionata a riportare sull’onda del successo questa compagnia.
In seguito di Prince Of Persia se ne persero le tracce, diversi anni dopo uscì un titolo chiamato Prince of Persia 3d, ma invero passò quasi totalmente inosservato.
E poi nel 2004 la Ubisoft annuncia un nuovo episodio di Prince of Persia per le console di ultima generazione, il titolo avrebbe rispettato la filosofia del predecessore, ma sarebbe anche stato perfettamente in tono con il mercato attuale, in pratica la Ubisoft avrebbe mischiato il passato con il presente e funzionò, il Principe stava tornando in grandissima forma, pronto a farsi controllare dai Joypad in mano a milioni di videogiocatori …

Il nuovo principe

Ovviamente la veste grafica bidimensionale venne abbandonata in favore di uno schema di gioco tridimensionale, ambientato in dei livelli dotati di profondità in cui a farla da padrone erano le incredibili doti da atleta circense del principe.
Arrampicarsi sui muri e correrci sopra, salti ed arrampicate mai viste prima, certo, nel gioco combattere contro degli avversari era fondamentale ed il protagonista era dotato di un discreto stile di lotta, ma non è niente in confronto alla sua incredibile agilità, una caratteristica che lo rende davvero un personaggio unico.
Ma non è mica finita qui, c’è un elemento nuovo ad arricchire questo piatto già molto gustoso di suo, il principe tramite degli appositi strumenti, è in grado di giocare con il tempo.
Già, non si muore più, se una trappola ci uccide, potremo tornare indietro nel tempo rivedendo tutte le azioni compiute al contrario ed al rallentatore, proprio come se stessimo guardando una moviola di un programma sportivo, in questo modo rivedremo tutte le azioni al contrario e potremo fermarci nel momento che riterremo più opportuno, sicuramente prima di commettere l’errore fatale per poter quindi ripetere l’azione con più accortenza, inoltre il principe è anche in grado di rallentare o di velocizzare il tempo, rallentandolo potremo rallentare anche il movimento delle trappole meccaniche, in modo tale da superarle con maggiore velocità.
Non c’è che dire, il principe è tornato ed è in grande forma e piace proprio a tutti!

Una nuova saga

E così dato l’enorme successo che riscosse su playstation 2, in breve tempo venne convertito anche per Pc, Game Cube ed X-box, poi non molto tempo dopo cominciarono ad uscire svariati seguiti che invero in termini di gameplay cambiarono assai di poco la frittata, ma arricchirono la storia di personaggi ed eventi, oramai il principe aveva i suoi fan che non l’avrebbero mai più abbandonato.
E finalmente, a distanza di diversi anni, figuriamoci se la Psp poteva fare a meno di un episodio di questa saga infinita, abbiamo tra le mani niente di meno che: Prince of Persia: Le sabbie dimenticate e c’è da dire che ci sono alcuni elementi presenti in questo episodio che lo discostano abbastanza dalla serie, ma procediamo con ordine …

La storia

Questa volta a minacciare il regno del principe è un demone, uno spirito del fuoco che si chiama Ahihud, il quale, venendo a conoscenza di un’antica profezia che narra che di un uomo di stirpe reale che lo avrebbe distrutto, invia immediatamente i suoi servi ad eliminare tutti i possibili personaggi pericolosi, così i componenti della famiglia del principe cominciano a morire in circostanze decisamente sospette, decidono di rinchiudere il ragazzo in una torre per proteggerlo, ma ecco che gli si presenta un personaggio chiave della storia, trattasi di una figlia del tempo, un piccolo folletto volante luminoso che vuole aiutarlo, ma ha da proporgli uno scambio.
Lo spirito del fuoco ha imprigionato le sue tre sorelle, lei lo condurrà da questo mostro in modo tale da eliminarlo ed in questo modo potrebbe liberare anche le sue sorelle.
Così il viaggio comincia, ognuno delle quattro sorelle ha un potere che il principe potrà utilizzare a suo favore, ma guarda un po’, le figlie del tempo hanno il potere di controllare lo scorrere del tempo …

Un episodio fuori dai classici canoni

Cosa ha di tanto particolare questo titolo?
Tanto per cominciare somiglia molto di più ai primi titoli usciti rispetto agli episodi più recenti, difatti trattasi di un gioco piattaforme bidimensionale, ma dotato di un ottimo motore grafico tridimensionale, in termini tecnici il gioco non è dotato di profondità, nonostante il tipo di grafica utilizzato che chiaramente dimostra profondità, ma non potremo utilizzare questo fattore per esplorare i livelli che visiteremo, avremo solo la possibilità di scegliere se andare a destra o a sinistra, è una scelta da parte dei programmatori davvero particolare che dimostra il voler sperimentare nuove meccaniche di gioco, ma questo non basta a riaccostarlo ai titoli piattaforma precedentemente usciti, lo stile di gioco è quello classico utilizzato negli ultimi episodi.

Il gioco

Come sempre dovremo affrontare una miriade di trappole in cui a farla da padrone sarà l’indiscutibile ed impareggiabile agilità del principe, dovremo affrontare anche dei letali nemici a suon di spada, più avanzeremo nel gioco più diverranno forti, ma anche noi avremo la possibilità di evolvere.
Nei livelli troveremo dei blocchi di sabbia che potremo collezionare, nelle fontane presenti nei livelli dove inoltre bevendo potremo ristorarci dalle ferite subite, premendo l’apposito pulsante entreremo in una schermata in cui potremo spendere le once di sabbia per potenziare il principe e le evoluzioni saranno di due tipi, potremo di volta in volta aumentare la nostra barra di energia, oppure aumentare le tecniche di lotta da sfoggiare in combattimento.
In tutto potremo aumentare la nostra energia per ben cinque volte ed assorbire ben cinque tecniche di combattimento, queste diventeranno sempre più potenti e per acquistarle ci vorranno sempre più once di sabbia.
Nelgioco troveremo svariate spade, ogni volta più potenti rispetto quelle che avremo equipaggiato, comunque tramite l’apposito menù potremo cambiare l’arma in dotazione quando più ci sarà comodo.
Le quattro sorelle del tempo vanno liberate dalle loro prigioni, quindi ci affiancheranno nella lotta fornendoci tutti i loro poteri, principalmente avremo l’abilità di agire sugli oggetti, potremo velocizzarli o rallentarli.

Le trappole ed il tempo

La parte più importante del gameplay di Le sabbie dimenticate.
Nel gioco, ogni due passi incontreremo una trappola, i programmatori hanno deciso che data la mancanza di profondità dovevano imbottire il gioco di trappole e di abilità del principe per superarle.
Generalmente dovremo affrontare delle trappole di tipo meccanico, i folletti quando ce ne sarà l’occorrenza cominceranno a girarci attorno, a seconda dell’utilità potremo impartire l’ordine di velocizzare o rallentare l’oggetto.
Facciamo un esempio, ci troviamo di fronte ad un attrezzo dotato di lama che vortica furiosamente, velocizzandolo lo renderemmo solo più letale, mentre rallentandolo potremo attraversarlo con grande facilità.
Tale è il potere di rallentare delle figlie del tempo, da immobilizzare totalmente l’oggetto in questione, non dimentichiamoci inoltre che potremo utilizzare queste tecniche anche sui nemici rendendoli meno ostici da affrontare.
Molto spesso incontreremo dei flussi di sabbia che escono dalle crepe nelle pareti, rallentando il tempo potremo bloccarli ed utilizzarli come dei veri e propri oggetti solidi, potremo quindi spostarli oppure utilizzarli per arrampicarci, mentre velocizzando i flussi di sabbia aumenteremo la loro gittata e la loro potenza consentendoci ad esempio di premere dei pulsanti o di sfondare delle pareti in cui poi potremo passare.

Non c’è un attimo di pace

E già, il gioco è infarcito fino alla nausea di trappole. meccanismi e luoghi difficili da attraversare, data la carenza di esplorazione di pause ce ne saranno davvero poche, non avremo un attimo di relax, le trappole si susseguiranno ad un ritmo vertiginoso dove puntualmente sarà richiesto l’uso del nostro cervello e di ottimi riflessi.
Più avanzeremo nel gioco più gli schemi diverranno difficili, fortunatamente ci sono molte fontane, che oltre a poter essere utilizzate per ricaricarci e potenziarci saranno degli utilissimi Check Point.

Le abilità del principe

E’ davvero un ottimo equilibrista, è in grado di correre sulle pareti proprio come accade in Matrix, è abile nell’arrampicarsi e nel saltare, può addirittura mischiare le tecniche, ad esempio potremo saltare su di una parete e quindi correre su di essa per arrivare ancora più in alto e quindi saltare all’indietro raggiungendo un punto in cui aggrapparci altrimenti irraggiungibile.
Capriole, roteare sulle aste, camminare in punta di piedi su pavimenti più fini di un rasoio, state tranquilli, se esiste un’abilità in cui mostrare bravura ed agilità, il principe la conoscerà sicuramente!

Scheda tecnica

Partiamo dalla grafica, nonostante la scelta di impostare il gioco in maniera bidimensionale, mostra un motore grafico di tutto rispetto, ma che non fa gridare al prodigio, i livelli saranno ottimamente caratterizzati, come lo è il principe, le trappole ed i nemici che affronteremo.
Ottimo davvero il sonoro localizzato in italiano perfettamente, come in tutti gli episodi del principe del resto, bellissime le musiche Folk-Orientali che ci aiuteranno maggiormente ad immergerci in questo gioco.
I comandi sono davvero perfetti, ma in un gioco simile è il minimo indispensabile, se si commetterà un errore sarà solo colpa nostra e non per qualche difetto presente nei comandi, ma è così che deve funzionare.
La longevità è piuttosto corta, tre livelli e tre boss da affrontare, quattro ore di gioco per portarlo a termine basteranno e poi?
Non c’è altro quindi lo riporrete sullo scaffale dei giochi terminati, ma vi rimarrà comunque un buon ricordo di questo titolo.

GRAFICA 8
SONORO 9
GIOCABILITA’ 9.5
LONGEVITA’ 6
GLOBALE 7.9
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